(ASI) Nel primo pomeriggio del sabato, la Premier ci ha offerto la possibilità di pranzare di fronte alla diretta di uno dei più sentiti derby di Londra.
Premesso che la cornice che offriva "White Art Lane" valeva da sola i prezzo del biglietto, il match strabordava di spunti e motivi di curiostà. C'era da testare se il Tottenham del post Bale, data la faraonica campagna acquisti, fosse effettivamente ascrivibile fra le candidate al titolo, mentre per quel che riguarda il Chelsea del Mourinho bis, c'era da capire se i "blues" avessero oliato alcuni meccanismi (soprattutto difensivi) e colmato le lacune palesate contro Everton e Basilea.
Inoltre la sfida tra l'allievo (Vilas Boas) e il maestro (Mourinho) dava quel tocco di fascino in più ad una gara che già di per sé assicurava un'abbondate dose di emozioni..
Pronti via e match subito incandescente, col Tottenham che fin dai primi minuti prova ad assediare la retroguardia ospite sfruttando la velocità di Townsend, l'abilità di Dembele in fase d'impostazione e i movimenti offensivi di Soldado. Proprio Soldado su un filtrante di Eriksen va vicino alla rete, ma la sua conclusione da centro area viene sapientemente neutralizzata da Cech. Il Tottenham insiste e con un colpo di testa di Paulinho sugli sviluppi di un corner sfiora nuovamente il vantaggio. Al 19' gli "spurs" coronano un avvio di gara esaltante trovando la rete dell'1-0 con Sigurdsson che sfrutta una sponda di Soldado e batte Cech.
Il Chelsea abbozza una reazione, ma complice la scarsa vena di Hazard e Oscar, le trame dei "blues" risultano macchinose e prevedibili, eccezion fatta per un paio di assoli di Fernando Torres che impensieriscono la retroguardia di Vilas Boas.
Durante l'intervallo Mourinho striglia i suoi e nella ripresa torna in campo tutt'altro Chelsea, con Mata che subentra ad un evanescente Obi Mikel e apporta fosforo e fantasia alla propria squadra. Dopo un paio di conclusioni dalla distanza sventate da Lloris i "blues" trovano il pari: punizione dalla trequarti destra della quale si incarica Mata, il cui traversone pesca in area capitan Terry che di testa gira in rete.
Il Totenham anziché accusare il contraccolpo psicologico mostra grande spirito di reazione e torna ad imbastire trame pericolose, complici gli ingressi di Chadli, Holtby (per uno spento Eriksen) e Defoe (che rileva Soldado).
All'81' i "blues" rimangono in 10 in virtù dell'espulsione di Fernando Torres, che si vede sventolare in faccia il secondo giallo, reo di aver colpito Dawson con una gomitata durante un contrasto aereo. Lo stadio si infiamma e il Totenham prova ad approfittarne riversandosi sulla metà campo del Chelsea.
All'83' Dembele trova il varco e serve Defoe a tu per tu con Cech, ma il centravanti inglese spara debolmente sulle braccia del portiere; 2 minuti dopo ci prova Holtby, il cui diagonale rasoterra esce di poco alla destra di Cech. Ma l'occasione più ghiotta se la crea Sigurdsson all'89', controllando un pallone difficile e lasciando partire un violento destro dal limite che fa la barba al palo a portiere battuto.
Termina 1-1, punteggio che può soddisfare entrambi i tecnici; Vilas Boas perché il suo Tottenham si è dimostrato squadra coriacea e spettacolare, e Mourinho perché nonostante le avversità il Chelsea è riuscito a strappare un prezioso pareggio su un campo maledettamente difficile.
Alessandro Antoniacci_ Agenzia Stampa Italia