(ASI) Arrivano i turchi a Torino, precisamente il Galatasaray per il mercoledì di Coppa. Rispetto alla batosta presa dal Real Madrid c’è una novità per glia avversari: Roberto Mancini, che fa a a Torino il suo esordio. Conte mette i suoi undici migliori con Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Pogba, Pirlo, Vidal, Asamoah e davanti Vucinic e Tevez nonostante i dubbi. Si rivedono vecchie conoscenze del calcio italiano l’ex Lazio Muslera in porta, in difesa Eboue, Chedjou, Semih Kaya, Riera;in mezzo l’ex mal ricordato Felipe Melo, Selçuk Inan, Hakan Balta, Snejider a sostegno di Drogba in odore Juve l’anno scorso.
Primo quarto d’ora sull’attenti con Juve con poco rabbiosa e prudente. Al 18’ Felipe Melo prende una palla Vidal in maniera un po’ fallosa, lancia Drogba che si allarga prova la conclusione velenosa, ma salva tutto Buffon. Al 22’ Pirlo lancia Vucinic controlla bene, poi perde l’equilibrio e si stira il muscolo della coscia. Ci sono cambi: lascia Vucinic e dentro Quagliarella, ma ci sono problemi pure per Semih per Gocanzan che si scontra subito con Tevez. Il campo dello Juventus Stadium non è in buone condizioni e crea problemi per le squadre. L’arbitro Cassay si evidenzia per aver lasciato correre un paio di falli e una spinta netta in area su Quagliarella. Alla mezz’ora la Juve si affaccia in area turca, schiacciandola, ma non essendo precisa. Al 35’ pasticcio difensivo Bonucci in maniera incomprensibile la palla dietro, Buffon è in ritardo e Drogba anticipa tutti e segna ancora una volta alla Juve come nel 2009 con il Chelsea. La Juve prova a reagire con più rabbia, al 39’ Tevez con un siluro da fuori area prova a sorprendere Muslera. Provano Asamoah e Quagliarella a impensierire il Galatasaray, ma non incide. Il pareggio sarebbe stato più giusto, forse ha fatto qualcosa in più la Juve, ma non è intensa, rabbiosa, né compatta e l’errore di Bonucci è inaccettabile. Serve una scossa. Mancini può essere soddisfatto, Conte assolutamente no.
Altro problema della Juve fuori Lichsteiner ed entra Isla. Spinge la Juve, ma non è precisa. Asamoah prova al 48’ la conclusione a giro, ma è alta, proprio il ghanase sembra molto più attivo e propositivo. Duetto in area Quagliarella-Tevez ma l’argentino calcia debole e centrale. Ottimo intervento di Chedjou che anticipa Quagliarella all’ultimo. Dallo sviluppo dell’angolo Vidal tenta una pericolosa conclusione al volo, che si ripete dalla trequarti di pochissimo alta. Al 59’ esce Riera ed entra Amrabat. Eboue provvidenziale su Pogba servito bene a Tevez che non ha sfruttato bene l’occasione. Al 68’ Conte prova l’ultima carta Llorente esce bonucci e cambia modulo 4-3-3. Primo cross utile da parte di Asamoah, ma il basco non si coordina bene. Ammonito Muslera per perdita di tempo. Esce uno spento Snejidrr ed entra Umut Bulut. Al 76’ Amrabat atterra Quagliarella: rigore. Vidal spiazza, segna e pareggia. Il clima si scalda Gokhan Zan ammonito per proteste. Annullato un goal a Llorente perché Tevez che l’ha servito era in fuorigioco. Al 86’ Pirlo illumina Quagliarella che nell’area piccola segna e si contraddistingue per aver lasciato un segno. Riparte Drogba fa la torre, dormita difensiva e Umut Bulut clamorosamente pareggia. Nel finale Llorente ha un’occasione d’oro che spreca. Grande secondo tempo della Juve che soffrendo prima pareggia poi raggiunge il vantaggio, ma nell’unico errore, dovuto all’euforia del goal, prende un paraggio che lascia molta amarezza e delusione, dovuta a gravissime disattenzioni difensive. Ora in Champion si fa davvero dura.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia