(ASI) Lionel Messi si distingue per la velocità, Cristiano Ronaldo per le punizioni, Zlatan Ibrahimovic per la prorompente fisicità, ma solo per lo storico numero 10 della Juventus si è coniata la definizione di “gol alla Del Piero”. E oggi, 9 novembre, si festeggiano i quarant’anni del Capitano bianconero.
Tutto ha inizio il 18 settembre del ’94. Del Piero, neoacquisto della Juve, proveniente dal club padovano, segna il suo primo gol contro il Napoli con un tiro che prenderà il suo nome e che ripeterà in varie occasioni. Si posiziona nella parte sinistra del campo, appena fuori dall’area di rigore, finta di corpo a disorientare l’avversario e tiro con l’interno del piede che imprime alla palla un effetto a rientrare che rende difficilissimo l’intervento del portiere.
Memorabili le notti di Champions della stagione ’95-’96, durante la quale il gesto tecnico del giovane talento juventino raggiunge la perfezione. Basti ricordare l’incontro del 13 settembre ’95 contro il Borussia Dortmund e quello del 27 settembre contro lo Steaua di Bucarest.
E fu da qui che, probabilmente, lo stesso Giovanni Agnelli trae ispirazione per il soprannome di Pinturicchio. Così l’avvocato era solito definire la giovane promessa del calcio italiano, richiamando alla memoria il pittore quattrocentesco di bassa statura ma di incomparabile ingegno.
Come i più celebri artisti, la carriera di Alessandro Del Piero ‘ha conosciuto’ diverse stagioni. Diciannove anni della sua vita dedicati alla ‘vecchia signora’, in cui ha giocato 705 partite, segnato 289 gol e vinto tutto ciò che poteva: sette scudetti, una Champions, una Coppa Intercontinentale (con un suo gol decisivo), quattro Supercoppe italiane e una europea, una Coppa Italia. Dopo il suo allontanamento dalla Juve, la bandiera dei bianconeri ha deciso di non vestire nessun’altra maglia di club italiano, come chi giura fedeltà ad una sposa.
Dal 2012 al 2014, il fuoriclasse juventino ha giocato nel Sidney per poi passare nel Delhi Dynamos, che vedrà il tramonto della sua carriera calcistica.
Ma ripercorriamo anche quelle che furono le ‘stagioni fredde’ per Alessandro Del Piero. L’infortunio rimediato a Udine il 10 novembre del ’98 che gli costò uno stop di nove lunghi mesi, la scomparsa dell’amatissimo padre il 13 febbraio del 2001, al quale dedicò il gol vittoria del 18 febbraio in campo barese e che segno la ‘rinascita’ del capitano juventino.
Commovente e indelebile nel cuore dei tifosi bianconeri quel 13 maggio 2012, quando al 57’ Del Piero esce dal campo dopo una vita nella Juve, dopo aver giocato più di tutti con la maglia bianconera e dopo aver segnato più di tutti. Un momento storico per il calcio italiano che saluta un campione di stile, eleganza e compostezza. L’esempio di un uomo che, dentro e fuori dal campo, ha sempre lavorato per vincere e a cui noi vogliamo rendere grazie, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, dicendo: “Chapeau, capitano!”
Maria Vera Valastro- Agenzia Stampa Italia