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Calcio. Champion League. Juve, traversa salva tutto.

(ASI) Prima dello Juventus stadium in Champion e stranamente non pienissimo, nonostante l’appello di Vucinic a venire numerosi allo stadio. Arriva lo Shakthar, reduce da dieci vittorie consecutive in campionato e ritorno l’ex Pisa, Brescia, Reggiana e Inter Mircea Lucescu.


Ospiti iniziano subito forte, giocando a torello con la Juve, che non riesce a prendere palla, grazie alle manovre dei brasiliani Fernandinho, Luiz Adriano, Texeira e soprattutto William. Al ‘4 da un taglio da sinistra verso destra di Rat, smarcato di tacco da William, Mkhitaryan non conclude. Pochi minuti dopo Fernanindho si fa pericoloso, ma spreca. Ucraini inarrestabili, con la regia del capelluto anni ’70 in sitle Jim Hendrix, William e Juve annullata. Al ’12 si vede la Juve Pirlo lancia Vucinic, Pyatov esce con i piedi, ma era in fuorigioco. Dubbi per un contatto tra Luchsteiner e William che si lamenta con l’arbitro per essere stato spinto. Cambio di fronte Vucinic prova un tiro, che è più un cross, ma Matri non ci arriva per poco. E’ però Shakthar a ritmo di samba e Texeira si beve tutta la difesa e trova il solo Buffon a fermarlo. L’unico punto debole della squadra di Lucescu è che tende a sbilanciarsi e la Juve è pericolosa nelle ripartenze al 18’ verticalizzazione illuminante di Pirlo per l'inserimento in area di Marchisio che calcia di destro al volo, palla che sfiora la traversa. Lo Shakthar spinge e prova con Rat, ma al ’23 la Juve capitola, William crea lo scompiglio in area, serve Texeira che scaraventa in area per il meritato vantaggio ucraino. Ma la Juve è una brutta bestia e subito da calcio d’angolo pennellata di Pirlo, Bonucci s’inserisce e gira sotto l’incrocio. Partita bellissima e 1 a 1 palla al centro. Le due squadre si alternano negli attacchi, mantenendo l’equilibrio, ma sprecando molto. Nel finale la Juve ritorna sé stessa, prova ad attaccare, ma non sfonda. 46’ Bonucci sfiora il bis, ma Pyatov si salva con il piede. Partita molto corretta con la sola ammonizione di Lichsteiner per fallo tattico. Juve in difficoltà che si trova di fronte un avversario brillante e pieno di gioco, che per la prima volta la schiaccia nel possesso palla 63% a 37% e così pure nei contrasti vinti 60 a 40%, insomma la Roma è già un ricordo.

Juve più convinta, trova subito un angolo con Asamoah. Poi Lichsteiner vola sulla fascia serve Matri, che però è un po’ macchinoso. Poi Vucinic servito spreca alto. Juve conduce il gioco e lo Shaktar che attende e si fa pericolosa nelle ripartenze, sospetto contatto William Bonucci, ma l’arbitro non vede nulla. Gli uomini di Lucescu riescono, però, a chiudere bene gli spazi, con una difesa molto attenta. Al ‘54 Matri per Vidal che serve Lichsteiner che non chiude. Davanti la Juve è molto imprecisa, Vucinic è molto solista e Matri chiuso, Conte-Carrera mandano Giovinco in campo al posto dello stanco Vucinic al ’55, che ha sentito molto le partite passate. Subito pericolosissimo contrattacco con gran palla di William di poco fuori con Buffon spiazzato; subito dall’altro fronte Giovinco s’infila abilmente in area serve Matri che spreca clamorosamente. Si sente la presenza di Giovinco che prende la squadra per mano. Al ’63 esce lo sprecone Matri per l’eroe di Stamford bridge Quagliarella e ricambia la coppia d’attacco. Molti contrasti, ma l’arbitro olandese Nijhuis lascia molto giocare; cade Marchisio in area, la Juve invoca il rigore, come prima di uscire lo aveva chiesto Matri, ma l’arbitro pare avere ragione. Al ’68 Lichsteiner taglia un cross, con Pyatov fuori causa, ma non c’è nessuno. Da una parte all’altra Teixeira salta Chiellini, ammonito, che lo atterra a 6-7 metri dall’area, punizione con tiro potente di Srna e Buffon fa un mezzo miracolo. Sempre Shaktar William-Mkhitaryan e per poco l’armeno sfiora il goal. Giallo per Hubshman che colpisce con la mano. Al ’77 Pirlo prova la punizione da 25 metri, ma tira alto. Juve migliore, ma davvero poco incisiva in attacco e con una sola palla goal netta con Matri e Shaktar più pericoloso, quando attacca e che prova sempre il contropiede. Giovinco si spegne e Quagliarella sembra fuori gioco. Al ’80 esce il velocissimo Texeira per il difensore, sempre brasiliano, Ilsinho e Pogba per un Vidal, meno guerriero e stanco. La Juve fa fatica a concretizzare ed è imprecisa nell’ultimo passaggio, ma lo Shaktar fa paura nelle ripartenze. Juve che si preoccupa sentendo la goleada del Chelsea per 4 a 0 sul Nordsjaelland. Nei secondi finali William da pochi metri fa tremare lo Juventus stadium e William che coglie una traversa, che avrebbe portato via la partita.

Bello Shakthar, strada complicata per la Juve, che dovrà fare decisamente di più se vorrà proseguire la sua strada con un super Chelsea e gli ucraini agguerriti. L’euforia Roma svanisce in Europa e riporta i bianconeri fra i mortali. Qualche disattenzione di troppo in difesa, dovuta ai giocolieri brasiliani, centrocampo stanco Marchisio e Vidal sottotono e lo stesso Vucinic se non sta bene l’attacco si perde; vivace inizialmente Giovinco, ma poi nulla. Il mancato top player si fa sentire.

Daniele Corvi -Agenzia Stampa Italia

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