(ASI) Un pareggio che rinfranca l’ambiente dopo l’esordio di Palermo. Il Perugia ferma la corazzata Parma con una prestazione all’insegna della compattezza e dell’organizzazione. Un’esecuzione accurata, da parte dei grifoni, del piano studiato da Castori: contenimento dell’avversario, break e ripartenze in verticale.
Nel primo tempo il piano funziona quasi alla perfezione e il Perugia mette insieme tre o quattro tra situazioni e occasioni, tanto da legittimare, all’intervallo, un qualche rammarico per non essere andato in vantaggio. Nella ripresa, il Parma è uscito con la sua qualità e il Grifo si è schiacciato indietro, senza più riuscire a rovesciare l’azione, anche perché la squadra di Pecchia non ha concesso praticamente più spazi ai contropiede del Grifo. La squadra di Castori ha però mantenuto lucidità e peso specifico dietro, resistendo senza troppi patemi agli assalti degli emiliani. Alla lunga è mancata ai grifoni, come invece si era visto nel primo tempo, la capacità di proporsi in avanti. La sostituzione delle due punte dopo i primi minuti della ripresa, nei quali si era visto solo il Parma, non ha dato la scossa che Castori avrebbe voluto trasmettere alla squadra. E questo, vuoi perché Di Serio e Strizzolo non avevano ovviamente l’intesa necessaria; vuoi perché la linea di centrocampo si è schiacciata troppo verso quella difensiva. Alla fine, diverse note positive per Castori anche dai singoli con Melchiorri in evidenza, Luperini ad un buon esordio, i tre dietro tutti assai bene, Casasola e Kouan a portare acqua e Vulic bene, anche se ancora da migliorare nella fase di contenimento. Nel complesso, una squadra in crescita di condizione e affiatamento, in attesa degli ultimi ritocchi di mercato.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia