(ASI) Perugia. Giù il cappello, signori, questo Perugia è davvero una bella realtà. Partita dominata dall’inizio alla fine, a parte il gol al 2’ del Frosinone. Grifoni intendi e lucidi, determinati e concreti. Senza pause, senza sbavature, senza tentennamenti. Con l’unico patema, nella ripresa, dovuto al fatto che il Perugia creava continue occasioni (ne abbiamo contate almeno cinque) e continuava a vincere solo con un gol di vantaggio.
Poi, ci ha pensato Kouan, neo entrato, a chiudere i conti nel finale. Prima, un doppio rigore di Iemmello aveva ribaltato il vantaggio di Paganini con deviazione, sfortunata e decisiva, di Gyomber. Un episodio, perché poi il Grifo ha cominciato a serrare i frusinati nella loro metà campo, a costruire da dietro con i sue terzini (Di Chiara stasera è stato all’altezza dei suoi giorni migliori) e con un Falasco che, schierato da centrale, non ha sbagliato un colpo e ha impostato come un regista navigato. Carraro e Falzerano in mezzo al campo hanno fatto la differenza, cercando sempre la verticale, soprattutto per un Fernandes ispirato e molto mobile, affiancato da un Buonaiuto confermatosi l’uomo in più di Oddo in questa fase della stagione. Davanti, Iemmello ha scaricato positivamente le tensioni del post Spezia e si è confermato bomber cinico e freddo, trasformando due rigori in pochi minuti, come già gli era accaduto contro il Chievo. E, per non escludere nessuno dai meritati elogi di serata, dobbiamo ricordare Vicario, attento tra i pali e decisivo su una punizione calciata dal limite da Ciano. Menzione pure per Nicolussi Caviglia, entrato nel finale e capace di gestire con personalità palloni che scottavano. Nella carrellata delle citazioni, last non least, Kouan. Generoso come sempre, efficace come sempre e, come spesso gli capita, anche capace di arrivare all’appuntamento con il gol: di più non si poteva pretendere nella mezz’ora abbondante in cui è stato in campo. Nella serata perfetta, l’avversario ciociaro ha fatto la figura del comprimario senza pretese. Il Frosinone di Nesta è squadra ancora alla ricerca della propria identità. Dopo il gol dell’1-0, ha tirato in porta solo al 47’ della ripresa, a risultato già compromesso. Troppo poco per una squadra che ambisce alla promozione diretta. Nesta non ha saputo dare spiegazioni, e questo è elemento che non può far stare tranquillo l’ambiente frusinate, che comincia a contestare apertamente il tecnico. E, mentre Nesta si lecca le ferite e tace sui motivi per cui ha lasciato Perugia, il Grifo vola. Oddo sdogana l’entusiasmo, ma invita la sua squadra a non sbracarsi. Il difficile deve sempre arrivare. Sabato c’è l’Empoli, altra squadra ambiziosissima, appaiata coi grifoni e col Benevento al secondo posto in classifica. Per il Perugia, un altro banco di prova niente male, da affrontare con mente fredda e cuore caldo. Come stasera, possibilmente.
Perugia Frosinone 3-1
Perugia 1. Vicario, 2 Rosi, 4 Carraro, 9 Iemmello, 10 Dragomir(28 Kouan 16’s.t.), 11 Buonaiuto, 13 Fernandes(14 Nicolussi 26’s.t.), 23 Falzerano, 25 Falasco(6 Sgarbi 30’s.t.), 27 Di Chiara, 32 Gyomber
A disp: 22 Fulignati, 37 Albertoni, 3 Nzita, 5 Rodin, 6 Sgarbi, 7 Mazzocchi, 8 Falcinelli, 14 Nicolussi, 20 Balij, 28 Koun, 29 Capone, 36 Melchiorri
Allenatore: Massimo Oddo
Frosinone: 22 Bradi(1 Iacobucci 31’p.t.), 3 Capuano, 5 Gori, 7 Paganini, 11 Haas(8 Maiello 15’s.t.), 13 Beghetto, 5 Ariaudo, 18 Novakovich, 20 Tribuzzi(29 Trotta 34’s.t.) 23 Brighenti, 28 Ciano
A disp:1 Iacobucci, 30 Bastianello, 2 Zampano, 8 Maiello, 9 Citro, 14 Salvi, 17 Rohden, 19 Matarese, 24 Vitale, 29 Trotta, 32 Krajnc, 33 Eguelfi
Allnatore: Alessandro Nesta
Arbitro: Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta
Assistenti: Mattia Scarpa della sezione di Reggio Emilia e Marcello Rossi della sezione di Novara.
IV uomo: Daniel Amabile della sezione di Vicenza.
Marcatori: Paganini 2’p.t., Iemmello (R) 21’p.t., Iemmello (R) 33’p.t., Kouan 43’s.t.,
Ammoniti: Haas 20’p.t., Dragomir 44’p.t., Brighenti 33′ s.t.,
Recupero: Pt. 5 min. St. 5 min. Angoli : 8 – 3
Spettatori: 8641 spettatori di cui 3231 paganti
Daniele Orlandi-Agenzia Stampa Italia