(ASI) Lanciano. Operaio ma bello. Il Perugia si esalta ancora nell'emergenza e con grinta e carattere impone il propio gioco a Lanciano, sul campo di una delle squadre più in forma del momento.
Per tutta la partita i grifoni esibiscono un buon palleggio, anche perché il Lanciano lascia giocare fino alla tre quarti e aspetta basso. Quello che manca ai grifoni, fino a metà della ripresa, è la stoccata negli ultimi venti metri. Ci pensa Fabinho, subentrato ad Aguirre a metà gara, e non ancora al meglio della condizione, a dare concretezza alla supremazia perugina con una zampata da centravanti opportunista dentro l'area piccola. Per il resto, funziona bene l'ennesimo Grifo d'emergenza che Bisoli si è dovuto inventare, con Molina esterno basso di difesa a destra, Zebli e Guberti esterni di mediana con Rizzo e Della Rocca in mezzo, Zapata dietro Aguirre in attacco. Il Perugia aggredisce, cerca la manovra, sulle fasce Guberti si sente, ma il Perugia varia i temi d'attacco e prova anche le percussioni centrali. Tutta la partita è un susseguirsi di situazioni e occasioni per il Perugia, inframmezzate da quattro fiammate lancianesi, due per tempo, che esaltano il portiere perugino e dimostrano le qualità degli uomini di punta degli abruzzesi, ma sono eccezioni alla regola del monologo biancorosso. La vittoria è meritata, e il Perugia adesso cambia decisamente mèta: si vira sui play off, ora più vicini, sperando che la situazione infortuni volga al meglio e consegni a Bisoli tutte le possibilità che la rosa al completo offre. Il finale di campionato si fa interessante, non c'è che dire.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia