(ASI) Perugia. Ritorna la vittoria per il Perugia al Curi. Il 2-0 al Lanciano fa bene al morale e alla classifica, consolida il processo di crescita della squadra e, quindi, le sicurezze del gruppo.
La partita ha comunque fatto registrare qualche differenza rispetto alle precedenti. Il Grifo ha proposto di più, soprattutto quando ha potuto giocare sulle ripartenza nella ripresa. E lo ha fatto con maggior propensione per il gioco a terra. Semmai, stavolta è mancato qualcosa in fase difensiva, e al Lanciano sono state lasciate diverse occasioni, tutte nate dagli esterni. Ma, aldilà di queste differenze, si è confermato il Perugia che sa quello che vuole e lo persegue in campo con determinazione. Al via A sorpresa Bisoli schiera Taddei sulla tre quarti. I primi minuti sono del Lanciano che con personalità sfiora il gol. Poi pian piano il Perugia ristabilisce le distanze in campo e trova la marcatura al 32′ con un pizzico di fortuna su tiro di Del Prete deviato. Da qui la partita si mette in discesa e, soprattutto nel secondo tempo, il Perugia la gioca come meglio sa: break e contropiede. Ne esce un incontro aperto, sempre vivace, in cui il Lanciano non molla mai e si rende pericoloso con Mammarella e Piccolo che salgono in cattedra per lunghi tratti. Il raddoppio del Perugia arriva nel momento più delicato per i grifoni, con una girata brasiliana del brasiliano Fabinho. Tutto finito? Neanche per sogno, perché il Lanciano, complici le sviste del Perugia, si rende pericoloso in due/tre circostanze ed esalta Rosati, migliore in campo dei biancorossi. Ora c'è l'Ascoli e servirà un Perugia concentrato e cinico. Bisoli già ci sta pensando.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia