(ASI) Il Perugia dà continuità di risultati alla vittoria di Terni e al pari con cui ha fermato il Cagliari. Pareggia 1-1 a Salerno e muove ancora la classifica. Ma oggi la cosa più notevole del Perugia è stata la prestazione.

Più del risultato, in sé non disprezzabile, ma alla fine non soddisfacente per quanto si è visto in campo. Sceso in campo con il 4-3-3 previsto, con Ardemagni, Fabinho e Zapata tridente di attacco, e i mediana Lanzafame e Zebli ai lati di Della Rocca, con Alhassan in difesa sulla fascia sinistra, il Perugia ha tenuto testa alla Salernitana nel primo tempo, controbattendo ogni iniziativa e creando le sue buone occasioni. Poi, nella ripresa, dopo aver riequilibrato subito il risultato con un'inzuccata di Ardemagni su cross da manuale di Parigini, gli uomini di Bisoli hanno dominato il campo per venti minuti. Gioco arioso, a tutto campo, penetrante e incisivo, come quest'anno si era visto solo a sprazzi e solo in qualche partita. Su tutti, si è distinto Lanzafame, capace di guidare le azioni con la personalità e la fantasia che gli è propria. Una delle migliori prestazioni di Lanzafame da quando è a Perugia avrebbe meritato che la fortuna e la precisione dei compagni la onorassero. Invece, dopo appena cinque minuti, un atterramento di Lanzafame non è stato sanzionato con il rigore: giustamente, magari, ma insomma, in casi del genere a volte il penalty viene concesso; un tiro di Del Prete, deviato sul finire del primo tempo, si è perso di un pelo a lato; una rovesciata alta di Ardemagni ha tolto la palla a Del Prete che era in posizione ottimale per battere a rete; una mischia nel finale del secondo tempo è stata impropriamente conclusa alta da Volta a due metri dalla porta spalancata. La novità vera è che il Perugia a Salerno ha dimostrato di saper giocare palla a terra, con movimenti senza palla e cercando insistentemente i cross dal fondo, come servirebbe sempre per un centravanti come Ardemagni. Insomma, l'abc del calcio. Certo, si giocava contro una delle difese meno munite del campionato e contro una squadra che aveva molte assenze. Però, il Perugia ha giocato bene a prescindere, sicuramente la migliore prestazione fuori casa di questa stagione. Ora l'obiettivo è di dare continuità ai progressi nel gioco infiocchettandola con i tre punti contro il Lanciano. Cominciando a verificare gli infortunati: Zapata e Parigini son dovuti uscire per incidenti traumatici; Fabinho per un problema muscolare. La sfortuna non demorde, ma il Perugia dovrà esserle superiore, come si conviene ai forti.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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