(ASI) Natale decreta le protagoniste del 2012 Juve e Milan: a pari punti. I rossoneri hanno passeggiato a Cagliari con il sesto goal di fila di Ibra, mentre la Juve si è fermata a Udine sullo zero a zero. L’esame Di Natale è andato, una sufficienza che permette di tenere il passo, ma perde due punti.
Un primo tempo galattico, ma tanto si spreca il trio Matri, Estigarribia, Pepe, nel secondo tempo l’Udinese si ravviva, ma c’è sempre Buffon, che garantisce l’inviolabilità, Del Piero e Quagliarella subentrano e proprio il capitano dà a Lichsteiner la palla per il vantaggio, che però spreca alto. Non è un bel turno per la Juve, dove il Napoli stende 6 a 1 il Genoa e l’Inter è alla quarta vittoria di fila, seppur facili (Novara, Fiorentina, Cesena e Lecce), la Roma continua il trend positivo vincendo a Bologna, solo la Lazio non approfitta della facile sfida con il Chievo e conferma la sua fragilità casalinga. Conte è soddisfatto, Del Piero preannuncia un grande 2012, Buffon “diciamo” punta alla Champion. I rossoneri non mollano, ma la Juve non molla seppur con un tasso tecnico inferiore. Mancano tre giornate alla fine e il calendario favorisce i bianconeri (Lecce e Atalanta in trasferta, Cagliari in casa), rispetto al Milan (che oltre alle trasferte con Atalanta e Novara) alla penultima affronta la resuscitata Inter, che si è portata a meno otto. Ma a gennaio ci sarà un’altra sfida e sarà il mercato. La Juve sembra virare su Borriello e sarebbe un bel acquisto, perché alla Juve oltre che a un buon difensore centrale (Albiol o Caceres in lizza) serva un attaccante di peso da 20 goal a stagione, che si differenzierebbe rispetto al tecnico Quagliarella e ai duttili Matri e Vucinic. Certo se il Milan prendesse Tevez sarebbe a livello di carte una bella ipoteca per lo scudetto; altrimenti il piano b sarebbe il non altrettanto esaltante Maxi Lopez. Comunque sia è tornata l’unica vera grande sfida: Juve-Milan.
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