(ASI) Il Milan inanella la quarta vittoria consecutiva imponendosi per 1-0 sul Catania, la Juve capolista nel posticipo del lunedì sbanca il "Friuli" di Udine, nel 2-0 per gli uomini di Conte Giovinco realizza la prima rete- L'Inter strapazza la Samp a Marassi, imponendosi per 0-4, mentre la Roma supera agevolmente l'Atalanta all'Olimpico e mantiene la scia della Juventus.
TOP
Adel Taarabt: Al momento del suo avvento in Italia le perplessità erano parecchie, non tanto per l'indubbio talento di cui dispone, quanto per i problemi comportamentali che ne avevano finora contraddistinto la carriera. E invece il trequartista marocchino ha mostrato al pubblico rossonero tutto il suo repertorio, e con i suoi dribbling, le sue accelerazioni fulminanti e la sua velocità in campo aperto sta facendo tutta la differenza del mondo. Nelle 4 vittorie consecutive del Milan, Taarabt è stato protagonista assoluto, segnando, regalando assistenze ai compagni e (udite udite) mostrando anche una notevole applicazione tattica.
Mauro Icardi: Dopo la fastdiosa querelle del prepartita riguardante l'incontro-scontro col rivale amoroso Maxi Lopez, Icardi è sceso in campo ed ha ribadito le sue immense qualità. Altre 2 reti decisive, figlie della potenza, della qualità e dell'opportunismo che contraddistinguono Maurito. La sensazione è di esser di fronte ad un talento puro (forse il miglior prospetto della serie A), un centravanti destinato a scrivere pagine importanti della storia dell'Inter e del nostro calcio, peccato abbia giurato amore eterno alla nazionale argentina, perché più dei vari Jonathan, Roncaglia e Ledesma, di lui l'Italia avrebbe un gran bisogno.
Samir Handanovic: Protagonista di una prestazione SENSAZIONALE. Il rigore parato a Maxi Lopez, il miracolo sulla punizione di Sansone e una serie di interventi da stropicciarsi gli occhi che hanno contribuito a portare 3 punti in casa in casa Inter. Qualsiasi scuola calcio dovrebbe far vedere ai propri aspiranti portieri il video della gara di Handanovic, non solo per la difficoltà degli interventi, ma anche per lo stile e la tecnica con i quali sono stato eseguiti.
Dries Mertens: Ha le stimmate del campione e la prestazione di domenica ne è l'ennesima riprova. Pochi calciatori in Italia hanno la sua capacità di spaccare le partite, di creare superiorità numerica a suon di dribbling e accelerazioni che ha il belga. Mertens segna con regolarità, ha una sensibilità di piede impressionante, sa rifinire meravigliosamente ed è letale nei calci piazzati, cosa chiedere di più ad un trequartista?
Alberto Paloschi: Non sarà bello da vedere e con ogni probabilità non sarà mai da grande squadra, ma in questa stagione l'ex "enfant prodige" rossonero si sta mostrando letale sotto porta, palesando anche doti di leader fin quì sconosciute. Con la tripletta a Livorno ha regalato al Chievo una buona fetta di salvezza e raggiunto quota 13 in classifica cannonieri (record in carriera) e, dopo aver finalmente disputato una stagione intera e priva di grossi infortuni, ha finalmente mostrato in toto il suo valore.
FLOP
Livorno: Quella contro il Chievo era la partita della vita e gli amaranto l'hanno steccata. E pensare che i toscani avevano anche trovato il vantaggio, ma dopo un buon inizio, sono capitolati sotto i colpi di Paloschi&co. mettendoci anche molto del proprio. La mancanza di equilibrio e le lacune difensive palesate domenica dagli uomini di Di Carlo, non lasciano presagire nulla di buono per queste ultime 5 giornate.
L'umiliazione mediatica di Maxi Lopez: Mai come nei giorni antecedenti a Sampdoria-Inter, un calciatore è stato massacrato mediaticamente come Maxi Lopez. La vita privata del bomber argentino e le gesta sentimentali di Wanda Nara sono state gettate in pasto ai leoni e la vigilia della sfida coi nerazzurri, ha avuto il sapore dell'umiliazione per il povero Maxi. Come se non bastasse, l'attaccante della Samp ha completato la sua domenica degli orrori sbagliando un penalty e assistendo alla doppietta del nemico Icardi. Qualcuno direbbe "cornuto e mazziato", ma le tv e i giornali dovrebbero rispettare il lato umano dei calciatori e non mettere il dito nella piaga di fronte a situazioni così delicate, che coinvolgono anche i figli di un giocatore.
Alessandro Antoniacci- Agenzia Stampa Italia