(ASI) Siamo agli sgoccioli del campionato. La Juve tenta la diciassettesima vittoria, arriva il Bologna che ha fermato la Juve di Conte nell’anno del primo scudetto. Squalificati Bonucci e Lichsteiner la Juve schiera Buffon; Barzagli al rientro, Ogbonna, Chiellini; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Llorente e lo scalpitante Giovinco, Tevez e Vidal preservati. Ritorna in panchina lo sfortunato Pepe.
I felsinei rispondono Curci; Antonsson, l’ex Sorensen, Cherubin; Garics, Ibson, altro ex del primo anno di Conte di Pazienza, Christodoulopoulos, Morleo; Friberg; Cristaldo. Da segnalare che nel riscaldamento c’era Acquafresca ma poi succede qualcosa e Ballardini cambia. Giornata piovosa.
Juve che si fa la partita. Da calcio d’angolo lo stacco di Pogba va di poco alto. Difesa rossoblu un po’ leggerina e si sente l’assenza dell’espero Natali. Fallo di Pogba, punizione del Bologna ma va sulla barriera. Juve non intensa, forse vede già a giovedì. Giovinco va a terra, punizione. Pirlo ovviamente alla battuta, ma Curci blocca. Garics salva un cross velenoso di Isla, anticipando Asamoah. Poco dopo altra punizione per atterramento di Pogba, nuova punizione sempre Pirlo, ma sulla barriera o meglio sulla faccia di Antonsson. Pirlo non al top. Chiellini s’infiltra in area, guizzo di Marchisio, bravo ancora Curci. Al 35’ Barzagli mette in mezzo un pallone, ma Llorente non ci crede. Al 38’ numero di Giovinco, beve Sorensen serve Llorente, ma lo spagnolo ancora non ci arriva. Sul finale prova Cristaldo ma la conclusione non è precisa. Juve non particolarmente brillante a parte qualche guizzo di Giovinco, fa la partita, ma il Bologna fa buona guardia. Juve un po’ con il freno a mano e dovrà forzare i ritmi per avere i tre punti. I 59 punti di differenza non si sono fatti sentire. Al 80’ esce Friberg ed entra Laxalt di proprietà Inter un po’ smarrito dopo il grande inizio contro il Milan.
Juve pimpante, Giovinco prima e poi Pirlo cadono in area, invocano il rigore, ma l’arbitro non è d’accordo. Giovinco è un furetto che entra dappertutto e supera i giganti rossoblu. Nuovo fallo sulla formica atomica, ammonito Antonsson. Punizione ancora di Pirlo: alto. Juve ha accelerato, ma non riesce a sfondare. Pogba che prova due assalti, ma il Bologna in qualche modo si salva seppur schiacciato. Da puntualizzare che in tre occasioni l’arbitro Giacomelli ha cambiato la decisione su suggerimento degli arbitri di porta. Al 65’ uno due Isla-Pogba il francese tira una bomba e rete. Lo scorso campionato Pogba segnò sul finale il 2 a 1 che regalò la vittoria ai bianconeri. Conte arringa la folla. Isla prova la conclusione, palla deviata. Angolo, nuovo fallo e altra punizione. Pirlo batte, ma la difesa respinge. Cambio entra l’ex Parma e Perugia Paponi per Ibson. Cristodoulopos colpisce involontariamente Marchisio, piccolo brivido per la Juve. Al 80’ esce Antonsson ed entra Laxalt di proprietà Inter un po’ smarrito dopo il grande inizio contro il Milan, la Juve sostituisce Isla, autore di una buona partita, per Padoin in veste di esterno. Poco dopo il torinese ex granata Acquafresca rileva Pazienza e Bologna che ci prova. Poi Vidal per Marchisio. Cinque eccessivi minuti di recupero. Mano di Vidal e punizione pericolosa per il Bologna. Pungono gli ospiti, ma la Juve si difende, nel silenzio di paura dello Stadium. Vucinic a bordo a campo stava per entrare, ma Conte lo fa risiedere. Il Bologna sale tutto, ma la partita finisce.
La Juve non fa il massimo, buon Bologna pericoloso nel finale, risolta da Pogba. Non si dice scudetto, ma ci siamo vicini, vicini. 90 punti, 17 vittorie su 17 in casa e mancano all’appello da battere solo le praticamente salve Atalanta e Cagliari e mancano solo 5 punti allo scudetto da conquistare in 4 partita. La festa però si stoppa, perché lo spettro Benfica fa paura e l’Europa è un sogno che si può realizzare.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia