(ASI) Per alcuni è la partita che potrebbe chiudere il campionato. La trasferta forse più insiodosa per i bianconeri: il San Paolo di Napoli. Conte ha sempre pareggiato, indimenticabile fu il 3-3 del 2011 che fu il segnale che qualcosa era cambiato. La Roma ha vinto a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ma i tifosi vedono la Juve a sfidare sé stessi e quel 100 punti che fa gola. Ma Benitez è un uomo di lungo corso e sente la partita. Conte deve purtroppo fare a meno di Tevez quindi Buffon, gli stacanovisti Caceres, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah e davanti oltre a Llorente, Osvaldo. Napoli con Reina, Albiol, Fernandez, Enrique, Goulan, Inler, Jorginho, Callejon, Hamsik, Insigne e come ariete Higuain. Arbitra Orsato di Schio.
Problemi muscolari subito per Vidal. Napoli molto pimpante e Chiellini mette in un angolo una bella manovra offensiva. Hamsik sta addosso Pirlo. Al 7’ miracolo di Buffon: Callejon si ritrova da solo a tu per tu con il portiere, ma Gigi si erge. Da calcio d’angolo ancora Buffon, serie di rimpalli palla in rete di Higuain: annullata per fuorigioco di Hamsik. Fuorigioco giusto. Rientra Vidal. Dopo qualche minuto ancora Buffon svetta il movimento di Hamsik su cross di Enrique. Favoloso inizio dei padroni di casa che annullano i bianconeri salvati da uno strepitoso Buffon. Da un errore di Pirlo, Insigne riparte e salta la difesa, serve Higuain, ma Bonucci c’è. Asamoah chiude benissimo su Callejon. Bonucci poi ferma Enrique. Il Napoli fa quello che vuole, è una furia e mette alle corde la Juve. Gran numero di Pogba che guadagna una punizione. Pirlo alla battuta, ma non c’è intesa con i suoi compagni. Sulla ripartenza Jorginho sbaglia l’ultimo passaggio. Osvaldo mette una bella palla, ma Lichsteiner sbaglia. Altro contropiede, Callejon va alla conclusione e ancora Buffon devia. Ammonito Inler per fallo su Chiellini che gli strappa la maglia. L’assenza del difensore pesa e infatti proprio al 37’ capitola la Juve. Callejon su taglio millimetrico di Insigne, la mette dentro, Buffon c’era, ma non è bastato. Posizione dubbia c’era un millimetrico fuorigioco, ma vantaggio meritatissimo e per quello che si è visto, risultato che poteva essere ben più largo. Ancora il Napoli che spinge e che schiaccia la Juve. Rovesciata di Osvaldo sul finale del primo tempo di poco fuori. Napoli super, Juve pessima che rischia moltissimo di ricevere la seconda sconfitta stagionale. Manca Tevez e si sente, ci vorrà molto, ma molto di più per portare anche solo un pareggio.
Nessuna sostituzione. Al 50’ cambio insolito Isla per Asamoah. Isla spinge subito e prima palla per Reina. Lichsteiner si prende una stupida ammonizione per una carica al portiere. La Juve attacca e prende il controllo della partita. Errore di Pogba, Hamsik si invola, Bonucci lo atterra e viene ammonito. Punizione Goulan alla battuta e ancora Buffon. Al 55’ uno spentissimo Pogba per Marchisio. La Juve non riesce a spingere, per quanto padrona del campo. Enrique ammonito per fallo su Osvaldo. Punizione di Pirlo da posizione favorevole. Ultimo cambio, l’assetto rimane lo stesso esce Osvaldo e si rivede il dimenticato Vucinic. Servirebbero le fiammate del montenegrino, che ancora non ha lasciato il segno in questa stagione. Benitez mantiene gli equilibri leva Higuain e mette Pandev, vera bestia nera dei bianconeri. Vucinic con una bella invenzione serve Marchisio, ma non ci arriva il compagno. Ancora Vucinic illumina Isla, ma Goulan chiude benissimo, il difensore napoletano autore di una gran bella prestazione. Vucinic si fa sentire e Napoli incomincia a soffrire. Hamsik si divora un goal, tirando male su Buffon. Esce Hamsik, ventunesima partita senza goal, per Mertens. Il nuovo entrato sfonda la rete e ko Juve. Alla fine giusta standing ovation per Callejon. Ammonito per simulazione Vidal.
Grande Napoli, Juve scarica, arriva la seconda sconfitta stagionale e per la prima volta non segna in campionato. La Juve è da un po’ di giornate che è in calo. Si riapre in un certo qual modo il campionato. Non c’è tempo di riflettere, ora c’è subito il Lione. Nulla è perso, ma attenzione, ancora non si è vinto nulla. La Roma ride sotto i baffi e mercoledì potrà portare gli 11 punti di distacco a 8.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia