Partita equilibrata. Con il Parma che fin dai primi minuti chiude gli spazi. Prima occasione bianconera con Pogna che serve di tacco Quagliarella, il cui destro a giro va di poco a lato. Il Parma però prende le redini della partita e in pochi minuti confeziona una serie di occasioni pericolose prima Vidal che mura il tiro in area di Budan; poi scambio tra Gobbi e Amauti al limite dell'area, il tiro del centrocampista sfiora la traversa. Al 21’ Parma ancora pericoloso con Belfodil che dribbla Caceres entra in area ma calcia a lato, poteva essere una buona occasione per gli ospiti. Padoin viene ammonito per un fallaccio su Marchionni. La Juve reagisce, prima cerca di impensierire debolmente con Pogba e Bonucci e al 36’ va vicina al gol con Quagliarella servito in area da Pogba calcia sul portiere che gli chiude lo specchio della porta. Il portiere ducale ex Juve si supera poi su una punizione di Pirlo destinata a rete. Nel finale la Juve reclama per un intervento scomposto al limite dell’area di Paletta: il giocatore viene solo ammonito. La Juve riprende lottando il pallino del gioco, ma il Parma si difende con ordine e punge in contropiede.
Ripresa nello stesso senso del primo tempo. Pirlo batte una punizione al 52’ e Biabiany colpisce male e inganna Mirante portando in vantaggio i bianconeri. Il Parma prova comunque a reagire. Conte e Donadoni cambiano le carte in tavola, staffetta Padoin-De Ceglie e Vucinic per Quagliarella per il primo, mentre il giovane Sansone rileva Amauri, che anche per quest’anno non potrà segnare alla sua ex squadra. La Juve sembra gestire bene la partita, quando Sansone trova il pareggio con un passaggio filtrante di Paletta e l’attaccante che superando Caceres con un diagonale fredda Buffon per l’euforia della Lazio e del Napoli. La Juve prova il forcing finale e ottiene una serie di calci d’angolo consecutivi. Il Parma in un contropiede va vicinissimo al colpo del ko.
Altra battuta d’arresta della Juve e i dubbi sulla formazione bianconera sorgono. Mancano Chiellini, sempre più pesante la sua assenza, Marchisio e Asamoah. Il problema attacco è sempre più evidente, occorre intervenire e la Lazio e il Napoli incominciano a far paura, ma ancor di più la stessa Juve.
Daniele Corvi –Agenzia Stampa Italia