(ASI) La Juventus si ferma, ma né Inter né Napoli ne approfittano lasciando invariate le distanze in vetta. Partiamo proprio dalla capolista, che nel primo anticipo del sabato affrontava la Lazio di Petkovic, Alessio e Conte privi dello squalificato Pirlo e di Mirco Vucinic, fermato dall’ influenza, schierano Paul Pogba sulla mediana e un tandem offensivo costituito da Quagliarella e Giovinco.
I biancocelesti si presentano allo “Juventus stadium” con Brocchi al posto dello squalificato Mauri, oltre ad un Klose in condizioni tutt’ altro che ottimali. Nella prima frazione i bianconeri creano molto, disputano 45 minuti di grande intensità, schiacciando gli ospiti nella loro trequarti, ma non riescono a trovare la rete nonostante le nitide occasioni capitate a Giovinco prima e Quagliarella poi, entrambe neutralizzate da un attentissimo Marchetti. Nella ripresa la spinta dei padroni di casa si attenua un po’, i ritmi si abbassano, ma questo non impedisce ai bianconeri di farsi vivi dalle parti di super Marchetti, autore di una vera e propria prodezza a 20 dalla fine, quando su una conclusione da fuori deviata da Quagliarella, si esibisce in uno straordinario colpo di reni deviando in angolo. Juventus ancora vicinissima alla rete qualche minuto dopo, quando sugli sviluppi di un corner da destra, Bonucci impatta di destro al volo scheggiando la traversa. Da lì più nulla, nonostante gli ingressi di Matri e Pepe, col risultato che rimane inchiodato sullo 0-0 fino al fischio finale. Unica attenuante per gli uomini di Conte l’ assenza dei 2 elementi di maggior fantasia, il cui apporto in fase di impostazione e di rifinitura è imprescindibile ai fini dello sviluppo della manovra. Nell’ altro anticipo del sabato il Napoli aveva la ghiotta occasione di riportarsi a -3 dalla vetta, per farlo però doveva superare l’ ostacolo Milan, ospite in un “San Paolo” gremito. Mazzarri opta per Insigne dal primo minuto (al posto dell’ infortunato Pandev) al fianco di Cavani, col solito Hamsik a sostegno e Maggio e Zuniga sulle ali. Allegri risponde modificando il 4-2-3-1 proposto nelle ultime apparizione, optando per un centrocampo a 3 (De Jong, Nocerino e Montolivo) e un tridente composto da mezze punte, ovvero El Shaarawi, Bojan e e Boateng, al fine di destabilizzare con sovrapposizioni e inserimenti, una retroguardia piuttosto statica come quella partenopea. I padroni d casa partono forte e dopo 10 minuti trovano il vantaggio con una conclusione da fuori di Inler che si insacca con la vistosa collaborazione di un Abbiati tutt’ altro che esente da colpe. Pochi minuti dopo arriva il 2-0, con Insigne che conclude di destro da poco dentro l’ area, il tiro deviato da Acerbi beffa per la seconda volta il portiere rossonero. Alla mezz’ ora il Napoli avrebbe anche la possibilità di ammazzare la partita, Constant sbaglia l’appoggio servendo erroneamente Insigne che si ritrova a tu per tu con Abbiati, anziché concludere però l’ attaccante dell’ under 21 serve un marcato Cavani, vanificando l’ occasione. Gol Mangiato gol subito, in chiusura di primo tempo infatti El Sharaawi accorcia le distanze con un meraviglioso tiro a giro dal limite che si infila al sette, consentendo ai rossoneri di tornare negli spogliatoi sul 2-1. Nella ripresa il Napoli riparte forte e costruisce altre 2 nitide occasioni, la prima con Hamsik che a tu per tu col portiere spara a lato, la seconda con Cavani che da posizione defilata spara su Abbiati. A 10 minuti dalla fine però Allegri azzecca il cambio inserendo Robinho al posto di Boateng, col brasiliano che 2 minuti dopo pesca un perfetto taglio interno di El Sharaawi, il piccolo faraone di fronte a De Sanctis non sbaglia e trova il gol del deifinitivo 2-2 e decimo personale in campionato. L’ Inter in caso di vittoria sarebbe tornato a -2 dalla Juve e quello di San Siro contro il Cagliari, sembrava un impegno non insormontabile per i nerazzurri, che tornavano all’ amata difesa a 3, con Samuel e Ranocchia di nuovo in campo dopo la debàcle di Bergamo. Per gli uomini di Stramaccioni la partita si mette subito in discesa, al 10’ infatti Cassano pesca alla perfezione il taglio in area di Palacio, il quale corregge di testa il lancio del barese, regalando ai suoi l’ immediato vantaggio. Il Cagliari però è squadra coriacea, soprattutto dall’ avvento del tandem Lopez-Pulga in panchina e nonostante lo svantaggio non demorde, anzi, dopo aver creato una buona mole di gioco, in chiusura di prima frazione pareggia con Sau, lesto a capitalizzare di destro un cross teso da sinistra. Nella ripresa l’ Inter sembra aver accusato il colpo, la manovra dei nerazzurri è sterile e concede pericolose ripartenze ai sardi. Proprio in una di queste ripartenze il Cagliari trova addirittura il vantaggio, ancora con Sau che al 66’ ribadisce in rete dopo che Pinilla in acrobazia aveva colpito il palo. Da lì gli uomini di Stramaccioni si riversano in avanti alla ricerca del gol, con l’ allenatore che oltre al tridente, inserisce anche Coutinho. Dopo che Milito spedisce alto a porta libera una palla proveniente dalla sinistra, l’ Inter trova il sospirato pareggio grazie ad un’ autorete di Astori. Nel finale i padroni di casa cercano la vittoria, che sarebbe anche potuta arrivare se l’ arbitro avesse assegnato un rigore piuttosto netto su Ranocchia, ma il direttore di gara lascia proseguire e la partita si conclude con un pareggio che lascia più di un rimpiante a Stramaccioni.La Fiorentina di Montella prosegue la sua inarrestabile ascesa alle posizioni di vetta, ancora priva di Jovetic, ma trascinata dal consueto bel gioco istituito dal tecnico, la viola travolge con un rotondo 4-1 la malcapitata Atalanta e raggiunge il Napoli al terzo posto a quota 27 punti. Le reti per i padroni di casa portano la firma di Rodriguez, lesto a risolvere una mischia in area, doppietta di Aquilani (al volo di destro su corner e su punizione) e di Toni di testa nella ripresa; di Bonaventura la rete del provvisorio pareggio atalantino. Pareggio ricco di gol al “Friuli” tra Udinese e Parma. Nel 2-2 finale sono andati a referto Di Natale e Pereyra per i padroni di casa e Marchionni e Palladino per gli emiliani. Importantissima in chiave salvezza la vittoria del Siena di Serse Cosmi contro il Pescara, i toscani si sono imposti col risultato di 1-0 nei confronti degli uomini di Stroppa. Il gol vittoria dei senesi lo realizza Valiani alla mezz’ ora con un bel sinistro a incrociare, dopo che nei minuti precedenti Rosina e Calaiò si erano letteralmente mangiati 2 gol davanti al portiere; da segnalare anche che in chiusura di prima frazione Pegolo ha parato un rigore a Vukusic. Sempre in chiave salvezza il Bologna di Stefano Pioli ritrova la vittoria e lo fa anche in maniera abbastanza netta, asfaltando il Palermo con un netto 3-0. Il gol del vantaggio per i felsinei lo sigla Gilardino con una splendida girata di destra dal limite che si insacca sul palo opposto, il raddoppio rossoblù lo trova Gabbiadini (prima rete stagionale) su calcio di rigore. Nella ripresa arriva la terza dei padroni di casa, sempre su rigore con Diamanti, dopo che il Palermo era rimasto in 10 per l’espulsione di Donati. Alla fine le espulsioni saranno 4, per il Palermo lasceranno l campo anche Barreto e Labrin, per il Bologna Taider.Il Catania si conferma micidiale sul proprio campo, stavolta a fare i conti con la legge del “Massimino” è il Chievo di Eugenio di Corini, sconfitto 2-0. Per gli etnei entrambe le reti le ha realizzate Almiron. Nel posticipo domenicale si disputava il”derby della lanterna”, che opponeva le 2 squadre più in crisi del campionato. La Sampdoria era infatti reduce da 7 sconfitte consecutive, col tecnico Ciro Ferrara a forte rischio esonero, di fronte c’era un Genoa che dall’ avvento di Dl Neri in panchina aveva collezionato 4 ko, proseguendo un filotto negativo inaugurato dalla sconfitta interna con la Roma con De Canio allenatore. La Samp nonostante le assenze di Maxi Lopez, Eder e Pozzi in avanti, parte bene e al 16’ trova il vantaggio con Poli, che aggancia un pallone in area e trafigge Frey. Al 36’ la Samp raddoppia con Icardi protagonista di una splendida progressione sulla sinistra che conclude verso la porta, Frey respinge ma Bovo nel tentativo di spazzare trova una sfortunata autorete. Nella ripresa Del Neri inserisce Vragas nella speranza di raddrizzare il match e proprio da un tiro sbilenco del peruviano nasce la rete del 2-1, con Immobile che si ritrova la palla davanti a Romero e di destro lo infila. Il Genoa si riversa in avanti per cercare il pari lasciando inevitabilmente spazi ai contropiedi blucerchiati, che con Icardi (migliore in campo), nel finale realizzano il gol della sicurezza. Per Icardi, attaccante classe ’93 scuola Barcellona, è la prima rete nel nostro campionato. Risorge la Roma di Zeman nel Monday night della serie A, grazie ad una vittoria ottenuta soltanto nel finale contro un buon Torino. Dopo un primo tempo nel quale i giallorossi spingono senza però trovare sbocchi offensivi utili, anche a causa di un Lamela sottotono rispetto alle ultime apparizioni, nella ripresa trovano più concretezza e trovano il vantaggio grazie ad un rigore gentilmente concesso dall’arbitro al minuto 71, realizzato da Osvaldo. Il raddoppio giallorosso arriva all’ 86’ per effetto di una conclusione da fuori area deviata da un difensore granata che beffa Gillet, inchiodando il risultato sul 2-0 finale.