Primo tempo d’assedio con una prima percussione di Asamoah che scalda le mani a Marchetti. Poi al 19’ scambio Giovinco-Marchisio, quest’ultimo alla conclusione si distende il portiere, Quagliarella si trova solo, ma incredibilmente palla a lato: errore madornale. Poi Giovinco show due stop da fuoriclasse, ma due conclusioni da giocatore non da Juve. Lazio squassata a centrocampo e Juve che fa quello che vuole.
Secondo tempo sulla stessa linea del primo, dove Marchetti si laurea con lode. Provvidenziale su un tiro di Vidal, deviato da Quagliarella, che trattiene il goal dei bianconero. Poi da calcio d’angolo Bonucci colpisce di testa, Marchetti battutto, ma la traversa salva tutto. Cambia il reparto offensivo Matri per Quagliarella, il reduce Pepe per Isla, ancora oggi pungente sulla destra e alla fine spazio per Bendtner per Giovinco. Ma niente, Konko sembra creare un pasticcio, ma la Lazio viene graziata e poi nel finale ancora Marchisio impegna Marchetti.
Una partita che lascia molto amaro in bocca alla Juve, che alla fine si consola con le notizie successive e cioè la rimonta del Milan che frena il Napoli e la prodezza del Cagliari a Milano contro l’Inter. Tutte X per i vertici e che fa sembrare questo pari non nero, ma grigio. Rimane da sottolineare l’imprecisione e la carenza di un uomo goal ancora una volta, la Juve è forte, gioca bene, ma senza le invenzioni di Pirlo e Vucinic fa fatica a trovare la via del goal, che speriamo arrivino per un mercoledì da ammazza leoni.
Daniele Corvi –Agenzia Stampa Italia