(ASI) La Juventus capolista, dopo la debàcle interna con l’ Inter della scorsa settimana, che aveva interrotto un’imbattibilità lunga 49 partite, erano chiamati ad una reazione immediata sul campo del Pescara per confermare la loro leadership in campionato. Ebbene la reazione è arrivata con i bianconeri che hanno travolto gli abruzzesi allenati da Giovanni Stroppa (sempre più a rischio) con un tennistico 6-1. Ad aprire le danze ci pensa Vidal che si inserisce da dietro e trafigge Perin con un preciso diagonale rasoterra; successivamente sale in cattedra Quagliarella, schierato in attacco al fianco di Giovinco, che dapprima realizza il 2-0 (rasoterra incrociato da destra), poi serve l’ assist per il quarto gol realizzato proprio da Giovinco, dopo il terzo gol di Asamoah in rovesciata. In mezzo il provvisorio 1-2 pescarese realizzato di testa da Cascione. Nella ripresa prosegue il Quagliarella show, che prima segna la rete del 4-1 (secondo personale), poi corona la sua splendida prestazione con una rovesciata che si infila al sette, che sancisce la sua tripletta e fissa il punteggio sul 6-1 che permarrà fino alla fine. L’ Inter al contrario interrompe la sua striscia di 9 vittorie consecutive in campionato, uscendo sconfitta da Bergamo. L’ Atalanta si impone 3-2 sugli uomini di Stramaccioni sfruttando anche le lacune difensive causate dall’ assenza per infortunio di Samuel e Ranocchia (sostituiti da Silvestre e Cambiasso arretrato), due terzi di quella difesa a 3 che nell’ ultimo periodo aveva fatto le fortune dell’ Inter. Nel primo tempo i padroni di casa trovano il vantaggio al quarto d’ oro grazie a “Jack” Bonaventura e limitano le offensive del tridente interista (Palacio-Cassano-Milito). Nella ripresa l’ Inter reagisce e trova il pareggio al 60’ con una violenta punizione di Guarin. Il nuovo vantaggio bergamasco lo realizza il “tanque” Denis, che finalizza una travolgente discesa sulla destra di Maxi Moralez che dopo aver dribblato un paio di avversari ha servito un perfetto assist alla punta argentina. Lo stesso Maxi Moralez è abilissimo a conquistarsi il rigore del 3-1 (ancora Denis), causato da un intervento scomposto di Silvestre. L’ Inter sotto di 2 reti si riversa in avanti tentando il tutto per tutto, accorciando le distanze con Palacio, ma non riuscendo ad acciuffare il pari e tornando a -5 dalla Juventus. Il derby di Roma sorride alla Lazio, i biancocelesti infatti si impongono sulla Roma di Zeman 3-2 in un match concitatissimo dal primo all’ ultimo minuto. E pensare che per i giallorossi la partita sembrava in discesa dopo che al minuto 10 Lamela di testa aveva trovato il vantaggio ottimizzando un corner di Totti, ma da lì gli uomini del boemo si sono sottoposti ad un vero e proprio “harakiri”. Dapprima Goicoechea, preferito a Stekelenburg, regala il pareggio alla Lazio non respingendo una punizione di Candreva violenta ma centrale, poi Daniele De rossi si fa espellere per un pugno a Mauri a palla lontana ed infine i centrali difensivi si fanno infilare da Klose, che in chiusura di tempo regala il vantaggio ai biancocelesti. Nella ripresa l’ autolesionismo della Roma prosegue con Piris che di fronte ad un innocuo lancio, anziché rinviare, serve un involontario assist di testa a Mauri, che ringrazia realizzando il terzo gol. Ma nonostante tutto i giallorossi non demordono e accorciano le distanze con una punizione ingannevole di Pjanic dalla trequarti che sorprende Marchetti (tutt’ altro che esente da colpe), qualche minuto dopo l’ espulsione di Mauri che aveva ristabilito la parità numerica. Ma nonostante il forcing finale, culminato con l’ occasione capitata sui piedi di Osvaldo al 95’, la Roma non riesce a trovare il pareggio e i 3 punti vanno alla formazione di Petkovic. Il Napoli torna a vincere a “Marassi” contro il Genoa al termine di un match soffertissimo. I liguri infatti trovano il vantaggio a metà primo tempo, con Immobile che al centro dell’ area approfitta di un indecisione di Campagnaro. All’ intervallo Mazzarri inserisce l’ex Domenico Mesto e la sua scelta si rivela azzeccata, dato che qualche minuto dopo, il neo entrato infila la porta di Frey da posizione defilata, ristabilendo la parità. Ma il Genoa dopo 4 sconfitte consecutive vuole andare a punti e pochi minuti dopo trova il nuovo vantaggio con Bertolacci. Il Napoli però non ci sta e nel finale dà una notevole prova di carattere; al 79’ trova il pari con Cavani, che finalizza un’ assist di Hamsik scartando Frey, poi è lo stesso Hamsik che al 90’ trova il gol del 3-2 di testa su cross di uno scatenato Mesto. Infine al quinto minuto di recuperato Insigne, lanciato da Cavani realizza il quarto gol. Con questa vittoria i campani raggiungono quota 26 punti, confermandosi terzi e rimangono a + 2 sulla Fiorentina, che ieri ha trovato i 3 punti sul campo del Milan. I viola infatti si confermano la vera e propria outsider di quest’ inizio di stagione, nonché la squadra più spettacolare del torneo e pur privi di Stevan Jovetic, si impongono 3-1 al “Meazza” sui rossoneri. Il vantaggio per gli uomini di Montella lo realizza Aquilani che al 10’ si inserisce in area e finalizza un cross dalla destra. Il 2-0 arriva al 38’ grazie a Borja Valero, che in area vince un rimpallo su Mexes e trafigge Abbiati, dopo che 4 minuti prima Pato aveva sbagliato un rigore. Nella ripresa Allegri inserisce Bojan e Pazzini, e proprio l’ ex Inter e Sampdoria, accorcia le distanze al 60’. La Fiorentina però gioca bene, nell’ ultima mezz’ ora concede poco al Milan e a 2 minuti dalla fine chiude la partita con El Hamdaoui, autore di un delizioso scavetto dal limite che scavalca Abbiati. Il Palermo di Gasperini ritrova la vittoria a spese della Sampdoria di Ciro Ferrara (settima sconfitta consecutiva), i siciliani, privi di Fabrizio Miccoli, si sono aggrappati al fulgido talento del diciottenne attaccante argentino Dybala, il quale ha ripagato i suoi nuovi tifosi con una splendida doppietta che ha sancito il 2-0 finale. Nello scontro salvezza dell’ “Olimpico” il Torino di Ventura si è imposto sul Bologna per 1-0 in virtù della rete di D’ Ambrosio in mischia. Rocambolesco 2-2 tra Chievo e Udinese al “Bentegodi”, coi veneti 2 volte in vantaggio (Andreolli e Paloschi su rigore) e 2 volte raggiunti dai friulani (doppietta di Angella). Parma-Siena e Cagliari-Catania si sono chiuse sul punteggio di 0-0.
Alessandro Antoniacci- Agenzia Stampa Italia