Dopo la promozione tramite i play off la Doria si è rafforzata magistralmente. In attacco è arrivato un bomber da 20 gol, Maxi Lopez, a centrocampo oltre al reintegro di Palombo è arrivato negli ultimi giorni anche Maresca. Si proprio lui, quel giocatore che dieci anni fa fece infuriare tutti i tifosi del Toro, per un esultanza al quanto cattiva, in un derby finito 2-2 al 90’ grazie a una sua rete. In più sono arrivati giocatori di livello internazione: Estigarribia, Poulsen, De Silvestri, Krstičić, Berni e in panchina l’ex tecnico dell’Under 21 Ferrara. Anche il Toro si è molto rafforzato, tra difesa, centrocampo e attacco è uno dei migliori 10 della Serie A. Quella di domani, infatti, non sarà una partita normale come le altre. I granata vengono dalla sconfitta, un po’ immeritata, contro l’Inter, mentre i padroni di casa, senza il punto di penalità, sarebbero primi in classifica. Entrambe le formazioni cercheranno il bottino pieno, punti che per lo più saranno importanti in chiave salvezza per entrambe. Ventura ha già detto che andrà a Genova senza paura, il modulo lo sanno ormai anche i muri e non si cambia. Unica eccezione sarà la spalla di Bianchi. Infatti al 90% in coppia con il bomber ci sarà Sansone, il ragazzo deve togliersi dalla testa l’ultimo precedente con i doriani, con il Sassuolo sbagliò il rigore decisivo nella sfida d’andata dei play off.
Per i granata sarà una sfida delicata, perché poi inizierà il tour de force, mercoledì l’Udinese in casa e domenica a Bergamo contro l’Atalanta dell’ex Colantuono. Tre sfide non decisive ma importanti si. In questa settimana dovranno arrivare per gli ottimisti 9 punti ma io come giornalista e tifoso mi accontenterei di 7 punti. Domani i granata scenderanno con il lutto al braccio, ieri sera in un agguato è morto il cugino di Salvatore Masiello.
Amedeo Baratta-Agenzia Stampa Italia