(ASI) Giocare meglio, creare occasioni, ma sbagliarle tutte. Non subire praticamente niente, ma pendere gol alla prima circostanza sfavorevole. Perdere una partita ma vincere il trofeo. Sta tutto qui la storia in due puntate della finale di Supercoppa di Seconda Divisione Lega Pro tra Perugia e Treviso.
Dopo l’andata vinta in Veneto, il Perugia partiva con un indubbio vantaggio, numerico e psicologico. Un vantaggio gestito ottimamente fino alla mezz’ora della ripresa, con l’unica eccezione della incapacità di tradurre in gol le diverse occasioni avute, soprattutto quelle costruite a ripetizione nei primi minuti della ripresa.
Il Treviso non si è quasi mai affacciato dalle parti di Giordano, ha retto l’urto dei biancorossi nelle fasi a loro più favorevoli e ha avuto la fortuna di trovare il gol in una delle rarissime situazioni in cui è riuscito ad arrivare dentro l’area umbra. Nell’arco delle due partite comunque il Grifo ha mostrato maggiori doti tecniche individuali e personalità di squadra. E come aveva meritato di vincere il proprio girone mettendo in fila le avversarie calabresi, così ha meritato indiscutibilmente di laurearsi miglior squadra della Seconda Divisione italiana in questa stagione.
Due trofei che, anche per come sono venuti, suggellano una stagione da record. Battistini potrà dire che in due stagioni ha vinto a Perugia la bellezza di quattro competizioni. Ma questo potrebbe non bastargli per essere riconfermato sulla panchina umbra. Domani è previsto l’incontro decisivo con il tandem Moneti-Santopadre ma, anche dalle dichiarazioni del post-partita, appare più probabile una separazione che un prolungamento del connubio con il tecnico romano-aretino, anche se nelle ultime ore sembra essersi riaperto qualche spiraglio.
I dirigenti del Perugia hanno acceso una mini-polemica, nella conferenza stampa dopo la gara, contro non meglio precisate azioni di disturbo contro di loro. Ma, ciò che più conta, hanno comunque ribadito di avere programmi ambiziosi per il Perugia: la serie B in due/tre anni, ma puntando già dalla prossima stagione almeno ai play off in Prima Divisione; un giusto mix tra giocatori giovani ed esperti; un equilibrio attento tra esigenze di bilancio e le doverose ambizioni di una piazza come Perugia.
Il Direttore sportivo Arcipreti, fresco di conferma, non nasconde che questa è la prospettiva su cui ha già impostato il proprio lavoro. I tifosi della nord hanno fatto chiaramente capire, con una gigantografia esposta in curva prima dell’inconto, che nel progetto sarebbe giusto trovasse posto anche Pierfrancesco Battistini. Arcipreti è sintonizzato con radio tifo, Moneti potrebbe convincersi degli argomenti della piazza, Santopadre sembrerebbe meno. Domani si saprà quale primo tassello verrà messo nel mosaico del Perugia 2012-2013. La stagione prossima comincia appena il giorno dopo che è finita in gloria quella presente.