CRONACA:
Primo tempo: Si mette subito in salita la partita del Perugia, il Milazzo alla prima discesa sulla destra si rende subito pericoloso, il cross raggiunge dal lato opposto Scalzone che in semi rovesciata schiaccia a rete. Nulla può Giordano, Milazzo 1 – Perugia 0.
Se le partite iniziano male occorre sfruttare al massimo anche i calci da fermo: al 19’, un passo fuori dalla lunetta, Clemente si sistema il pallone per una ghiottissima punizione, il pallone viene deviato in angolo dalla difesa; sulla rigiocata il colpo di testa dei biancorossi finisce fuori. Da segni di vita il Grifo e al 22’ Balistreri riceve in area da Margarita, l’ostruzione del difensore è tale che a tu per tu col portiere l’attaccante biancorosso scarica un colpo facile facile per Messina che esce in scivolata.
Per dare una scossa ai suoi e per ridurre i punti di riferimenti al Milazzo, Battistini inverte sulle fasce Margarita e Moscati, ora rispettivamente a destra e sinistra; al 24’ Benedetti calcia una punizione da posizione favorevole, il colpo non troppo forte è ben angolato, Messina non trattiene e spedisce la sfera in angolo. Sempre pericolo il Milazzo e ad ogni ripartenza superano i biancorossi in velocità, come al 26’ quando Mangiacasale si fa da solo venti metri palla al piede, all’ingresso in area spara alto sotto al Nord.
Il brutto spettacolo offerto dal Perugia in campo, surriscalda gli animi anche sugli spalti dove i tifosi rumoreggiano perché ansiosi di vedere almeno giocare il Perugia, cosa che non abbiamo visto fare per ben oltre la mezz’ora del primo tempo. Al 36’ lampo di Margarita calcia di esterno da fuori area, mette in angolo il portiere. Spunta il sole sopra il Curi, e come se avesse scaldato le fibre muscolari dei grifoni, al 38’ Balistreri e Margarita si rendono pericolosi: il primo porta palla in area, incrocia in diagonale Margarita che da posizione troppo angolata manda il pallone al lato della rete. Al 42’ capitan Clemente prova a prendere sulle spalle i suoi e colpisce di testa un cross dalla destra di Moscati, il colpo non è ne carne ne pesce ed è facile preda di Messina. Il Perugia gioca secondo il vecchio adagio “palla lunga e pedalare”, lanci a scavalcare il centrocampo alla ricerca di un appiglio sulla tre quarti o direttamente in area sono intercettati dalle maglie strette che il Milazzo ha intrecciato intorno agli uomini del Perugia. Il primo tempo si chiude con un calcio d’angolo, l’ennesimo battuto dal Perugia – sei in quarantacinque minuti – ma è battuto troppo lungo da Benedetti, sul pallone arriva maldestramente Clemente che manda fuori. Al termine dell’azione, esemplificativa dei tutto il primo tempo del Perugia, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo : Battistini cambia subito ad inizio del secondo tempo, dentro Pupeschi per Moscati, l’idea è accorciare la strada a Zanchi che anziché partire dalle retrovie potrà sgambare dalla metà capo fino alla linea di fondo campo. Le sue incursioni hanno subito effetto e si guadagna una punizione da poco fuori l’area di rigore, sul pallone Clemente che piazza un bel colpo, Cacioli sul pallone ma è anticipato da un difensore che spedisce il angolo. I primi minuti della ripresa il Perugia li passa tutti nella metà campo del Milazzo, ci prova al 5’ con Margarita che riceve in area un pallone di Clemente che, stretto in mezzo a due difensori non ha spazi per calciare e serve il compagno di squadra, che colpisce a lato della rete.
Al sesto minuto finalmente il Curi può esultare per il pareggio del Perugia, il gol lo realizza Balistreri – al suo terzo sigillo da quando indossa la maglia biancorossa -, servito in area da Margarita il numero nove del Grifo di corsa si mette tra difensore e portiere e calcia a colpo sicuro sotto il sette. Perugia 1 – Milazzo 1.
Al 20’ Balistreri ci prova ancora in rovesciata, ma il pallone va fuori. Nel frattempo Battistini ha cambiato ancora inserendo Ferri Marini per Margarita, occorre però sfruttare meglio la fascia sinistra dove Zanchi ha dal secondo tempo licenza di correre e spingere invece che tentare di sfondare per vie centrali la retroguardia del Milazzo.
Occasione per il neo entrato Ferri Marini che prova a rimettere in mezzo per Balistreri, ma l’attaccante non arriva e mette fuori la difesa del Milazzo. Al 25’ ancora Balistreri prova un colpo di testa per raddrizzare un cross molto spinto di Clemente, il pressing della difesa di fa sentire e la zuccata finisce largo a lato della porta. Bel tentativo per Balistreri che carica i suoi.
Mentre la squadra continua a fare lanci lungi, senza essere però concreta in avanti, e commettendo ancora troppi errori nel fraseggio, Battistini effettua il terzo cambio lasciando spazio a Borgese al posto di Benedetti.
Minuto trentuno sul cronometro e il Perugia confezione un’azione raffazzonata, confusione in area e in qualche modo Messina riesce a bloccare il pallone. Il Perugia segna pure (35’) ma l’arbitro annulla la rete per segnalazione di fuori gioco di Ferri Marini che aveva chiuso di testa un’azione nata dal piede buono di Clemente su punizione. Rischia di rimanere anche oggi in dieci il Perugia, al 38’ si infortuna Zanchi che riceve un colpo all’anca, ma stringe i denti il terzino del Perugia e resta in campo per cercare di ancora il suo contributo. Al 40’ Ferri Marini crossa in area un pallone alto sul quale potrebbe arrivare Balistreri ma esce in anticipo Messina che para in due tempi.
Negli ultimi minuti Perugia – Milazzo non è più una partita di calcio, è uno scontro corpo e corpo dove non mancano colpi di furbizia e perdite di tempo da parte di chi, in questo caso il Milazzo, non ha alcun interesse a giocare. L’arbitro concede invece ben 8 minuti di recupero.
A tempo scaduto, quando ormai nessuno poteva credere che la partita si sarebbe conclusa in pareggio contro una formazione che galleggia a 36 punti sopra la zona play off, Anania conquista sulla destra una punizione che batte Clemente. Mischia in area, il portiere non trattiene la sfera e sul pallone arriva Borghetti che di testa mette dentro e libera l’urlo del Curi che può esultare per il vantaggio del Perugia.
Chi era al Curi oggi pomeriggio ha veramente perso la testa per questa partita che potremmo provare a descrivere così: gita all’inferno con ritorno fino al paradiso. Con il Catanzaro che pareggia a Gavorrano, il Perugia riconquista così in quel “paradiso” che è la cima della classifica, così lassù abbiamo ritrovato anche la nuvola più comoda.