L’allenatore del Catanzaro, Cozza, oltre al momento negativo e all’ambiente in subbuglio, deve fare di necessità virtù. Ieri aveva ben tre squalificati. E all’ultimo non ce la fa neanche Maisto. Il modulo di gioco è un 3-4-2-1. Subito dopo il fischio di inizio il Frosinone parte a razzo facendo capire come si imposterà la gara da lì in poi. Al 2’ cross di Blanchard, dialogo in mezzo all’area tra Ganci e Santoruvo ma il portiere respinge con i pugni. Al 4’ ci prova Ganci con un destro a giro. E’ il Frosinone che farà un monologo di gioco, intessendo una miriade di azioni, pressing sull’uomo per tutta la gara. Il trio Aurelio-Ganci-Santoruvo fa impazzire la difesa. Aurelio con il suo turbo innescato è un diavolo in mezzo al campo. Ottimi i rifornimenti sulle fasce garantiti da Catacchini e Blanchard, una prestazione al bacio. Come quella ormai di Frara, uomo ovunque del Frosinone in campo. Bello a vedersi nei movimenti. E il gioiello Gucher tornato ai suoi standard passati. Al 16’ proprio da Catacchini un cross per Santoruvo che di testa manda di poco a lato. Al 17’ invece è Ganci a servire Aurelio, tiro parato da Pisseri. Monologo tutto giallazzurro. Al 22’ Frara e Santoruvo lavorano un bel pallone. Ganci tira di potenza ma Pisseri c’è ancora. Il Ctanzaro è alle corde, non riesce ad incidere a prendere le misure ai giallazzurri. Della serie vorrei ma non posso. I reparti dei giallorossi fanno muro contro muro, sfilacciati tra loro. Il modulo di Cozza per come visto in gara non ha sortito quello che era nelle intenzioni del mister. Mentre ha dato il fianco ai giallazzurri che ne hanno approfittato per tutta la gara. Al 28’ ancora Aurelio che non riesce ad inquadrare la porta. Un minuto dopo è il trio Gucher, Santoruvo, Ganci che confezionano una bella occasione da gol. Il portiere devia in angolo dal tiro di Ganci. Al 34’ Aurelio show. L’attaccante innesca il turbo , il solito coast to coast ma in area non trova fortuna. Al 38’ ancora Aurelio che vola centralmente, serve Ganci a destra che invece di tirare prova un cross senza fortuna. Su corner proprio Ganci che serve Guidi che di testa scheggia la traversa. Il Frosinone martella a tutto campo. La grande pressione dei canarini viene ripagata al 42’. Angolo di Ganci che serve Blanchard che di testa mette dentro. 1-0. I canarini riprendono a martellare, vogliono il secondo gol. Al 45’ Aurelio e Ganci collezionano un’altra occasione da gol, sprecata. All’inizio del secondo tempo Cozza corre ai ripari vista la prima frazione di gioco. Ma tutto inutile. Sostituzione che non incidono come vorrebbe. Due occasioni di Gori che non hanno fortuna. Il copione è tutto di tinta giallazzurra. All’11’ Aurelio serve Gori, il quale non trova la rete per pochi centimetri. Al 19’ di nuovo Aurelio incontenibile. Fa tutto solo e il suo destro dai venti metri sfiora l’incrocio dei pali. Il Catanzaro non ne ha più e non vede l’ora di tornare negli spogliatoi. Al 20’ Aurelio subisce un brutto fallo da parte di Mariotti che rimedia il giallo. Punizione precisa di Ganci che in area pesca Frara che insacca per il 2-0. I canarini non si accontentano e ripartono di nuovo. Stellone inserisce marchi al posto di Gori. Lo stadio è una bolgia di fischi per i giocatori. Al 26’ Blanchard vicinissimo al terzo gol. Infatti il terzo gol è nell’aria e arriva grazie ad un gol cineteca di Gucher che al volo mette dentro da un angolo di Ganci. Entrano poi Cesaretti per Aurelio e Vitale per Blanchard. Il “Nicola Ceravolo” si inchina allo strapotere del Frosinone. Mentre per i giallorossi è buio pesto.
A fine gara uno Stellone felicissimo: “La classifica? Un’occhiatina l’ho data. Siamo lì consapevoli che il campionato è solo alla nona giornata. Grande gara, tre punti importanti. Non era semplice vincere a Catanzaro. I padroni di casa affrontavano la capolista e quindi non aveva nulla da perdere. I ragazzi sono stati bravi ad interpretare la partita. Potevamo fare molti più gol. In settimana confesso che abbiamo lavorato molto sui tiri da fermo ma a volte non vieni premiato. Stavolta è andata bene. Sul 3-0 non ci siamo fermati e questo è importante”. Coloro che sono entrati hanno dato il loro contributo, basti vede la prestazione super di Catacchini. “La nostra rosa è composta da tutti titolari - continua Stellone - il campionato è lungo ed ognuno serve alla causa. Fondamentale farsi trovare pronti. Catacchini ha giocato bene come Marchi, Cesaretti e Vitale”. Anche Gucher felice della vittoria e del suo momento di grazia: “Alla fine non conta chi segna, l’importante è vincere. Sto giocando bene da regista arretrato, mi diverto. Sono stato addirittura marcato ad uomo. Stiamo facendo bene, siamo contenti. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile alla salvezza”. Primo gol di Blanchard in maglia canarina, anche lui felice di questo momento: “E’ stato un gol provato in allenamento. In altre occasioni potevo essere più cattivo ma non ho vissuto una buona settimana di allenamento. Nel primo tempo ho commesso un paio di errori, ho avuto un calo di concentrazione. Sapevamo che loro avrebbero tentato di fare la partita. Andiamo avanti alla giornata, la classifica non la guardiamo. Siamo una buona squadra e se giochiamo come oggi nessuno ci metterà sotto. Dalla panchina ho visto una squadra avvelenata”.
Anche il presidente Stirpe si gongola dietro questa ennesima vittoria e lo stato di forma che tutta la squadra sta avendo da inizio stagione: “Non voglio soffrire di vertigini, la classifica la guarderemo alla fine del girone di andata. Questa squadra ha grandi qualità però ancora non riesco a capire il limite che può avere. Abbiamo vinto grazie ad una buona prestazione. E aggiungo, grazie alla compattezza. La nostra arma vincente, che ci ha permesso di superare i momenti difficili che ci sono stati. La difesa e Zappino si sono superati. Siamo una squadra di qualità ripeto, ma non cambio di una virgola quanto espresso fino ad ora. Le ambizioni le possiamo continuare a cullare solo vincendo. Adesso ci sono quattro partite, tutte significative. Una cosa la dico: il Frosinone è un buon gruppo, gestito da un tecnico intelligente”. E proprio di Stellone spende parole di elogio per quello che sta facendo: “ Di Stellone mi ha sorpreso la capacità di gestire l’organico, di far sentire tutti importanti, di farli legare per un unico obiettivo. E poi - continua il presidente Stirpe - un’altra cosa che mi ha sorpreso di lui è che se la gioca sempre, senza paura. Anche a Catanzaro siamo entrati in campo con un’idea precisa, di vincere. Dire che me l’aspettavo, oggi come oggi, sarebbe facile. No, non me l’aspettavo. Allo stesso modo, di essere primi in classifica”. Al termine della gara si è complimentato con tutti, anche con i suoi collaboratori più stretti, Salvini e Meluso dicendo loro una cosa: “Di continuare ad andare avanti a voce bassa. Ma se è per questo lo chiedo a tutti. Dobbiamo mettere il tecnico nella condizione migliore per operare. La cosa più bella di questa squadra: chi resta fuori appena chiamato dà il massimo. L’esempio sono i giovani ma anche Catacchini. E’ stato superlativo, la partita più bella da quando gioca con il Frosinone”.
Catanzaro (3-4-2-1): Pisseri; Mariotti; Narducci; Papasidero; Fiore; Quadri (17’ st D’Alessandro); Ulloa; Squillace (1’ st D’Agostino); Carboni (1’ st Fioretti); Russotto; Masini. A disposizione: Faraon, Orchi, Nanci, Carbonaro. Allenatore: Cozza
Frosinone (4-3-3): Zappino; Catacchini; Guidi; Biasi; Blanchard (33’ st Vitale); Gori (23’ st Marchi); Gucher; Frara; Aurelio (27 st Cesaretti); Santoruvo; Ganci. A disposizione: Vaccarecci, Bertoncini, Bottone, Rogero. Allenatore: Stellone
Arbitro: Benassi di Bologna
Assistenti: Calò e Grillo di Molfetta
Marcatori: 42’ pt Blanchard, 21’ st Frara, Gucher
Ammoniti: Mariotti, Papasidero, Russotto, Santoruvo, Gori. Angoli: 9-5 per il Frosinone
Recuperi: 1’ pt, 3’ st
Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia