(ASI) Roma - Continua a livello social e massmediatico la battaglia portata avanti della
"Lega dei Cattolici Comunisti Istriani" (LCCI) per l'istituzione di una
Regione Transfrontaliera dell'Unione Europea nel Territorio Libero di Trieste che ha diffuso a tal fine un comunicato stampa:
"Proponiamo all'ONU, agli Stati Amministratori del Territorio Libero di Trieste e al Parlamento Europeo di sostituire l'attuale sistema di amministrazione del Territorio Libero di Trieste, introdotto dal Trattato bilaterale di Osimo del 1975, perché non garantisce in alcun modo i diritti di autogoverno delle tre nazionalità autoctone del Territorio Libero di Trieste. In particolare - si legge ancora nella nota della Lega dei Cattolici Comunisti Istriani- chiediamo che il TLT diventi, con l'autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, titolare ultimo dei diritti sul TLT, una Regione Transfrontaliera UE .
Il TLT - spiegano gli esponenti della Lega dei Cattolici Comunisti Istriani- si compone di una Zona A ("Venezia Giulia/Primorska") e di una Zona B (Istria), create dal Memorandum di Londra del 1954 in base alle zone di occupazione alleate. La Regione Transfrontaliera del Territorio Libero di Trieste dovrà superare queste due Zone e dovrà essere amministrata da un "Consiglio Regionale della Regione Transfrontaliera", eletto da tutti i residenti nel TLT, a cui, oltre alla cittadinanza dello Stato Amministratore, dovrebbe essere riconosciuta, come cittadinanza di primo livello, anche la cittadinanza del TLT.
La cittadinanza di primo livello del Territorio Libero di Trieste dovrebbe conferire esclusivamente: 1) Il diritto di voto al Consiglio Regionale della Regione Transfrontaliera; 2) La partecipazione attiva e passiva a tutto ciò che sarà previsto dalla legislazione regionale della Regione Transfrontaliera.
La cittadinanza degli Stati Amministratori dovrebbe invece conferire ai residenti nel TLT tutti gli altri diritti politici garantiti dallo Stato Amministratore di appartenenza e i diritti e doveri di ordine civile connessi con la cittadinanza dello Stato Amministratore. La cittadinanza di primo livello del TLT dovrebbe essere concessa anche agli esuli della Zona B del TLT e ai loro discendenti, anche non residenti nel Territorio Libero di Trieste, qualora ne facciano richiesta alla Regione Transfrontaliera".
La suddetta nota stampa ha suscitato le positive reazioni di Srecko Prislan, capo del socialdemocratico movimento sloveno "Bio - Humanizem" che ha scritto direttamente a Massimo Cogliandro, coordinatore della LCCI.
Le dichiarazioni di Srecko Prislan sono riportate sia in Sloveno che in Italiano:
"....obstaja problem, kajti STO je bil umetno deljen na A in B, zakaj se ne bi povezala skupaj s skupno avtonomno pokrajino (Italijanov, Slovencev in Hrvatov), ki zagotavlja vsem trem narodom enakopravnost in skupni razvojni proces!".
".... c'è un problema, perché il TLT è stato diviso artificialmente in Zona A e Zona B, perché non unirle in una comune regione autonoma (italiani, sloveni e croati) che garantisca l'uguaglianza e un processo di sviluppo comune per tutte e tre le nazioni!"
Da qui è nata una fitta corrispondenza fra i due leader politici. A tal proposito, la risposta Massimo Cogliandro della "Lega dei Cattolici Comunisti Istriani" e la reazione di Prislan:
"È la nostra proposta politica: noi proponiamo una Regione Transfrontaliera Europea, che prenda TUTTO il TLT. Noi crediamo che una Regione Transfrontaliera entro i confini del TLT riattualizzi oggi i presupposti del Trattato di Pace del 1947 per quello che riguarda il Territorio Libero di Trieste".
Prislan ha quindi risposto così:
"Res je, STO skupaj je zelo dobrodošel, kot avtonomna pokrajina, saj bi tudi celotna Slovenija lahko s spremembo ustave RS in realizacijo projekta lokalne samouprave na II. nivoju (pokrajin ali dežel) aktivirala proces za decentralizacijo upravljanja in uvedla neposredno demokracijo (primarni vpliv ljudi na upravljanje vseh skupnih zadev, ki se realizirajo z razvojnimi programi in projekti čezmejnega sodelovanja), kar bi omogočilo tudi večji vpliv ljudi na odločanje in samostojnost upravljanja v sodelovanju z drugimi v skupni razvojni model (brez mej, kot je bil v SFRJ - soupravljanje delovnih ljudi, ne pa dominacijo kapitala in centrov centralistične tehnokratsko-birokratske oblasti, ki je odtujena od ljudi, ki je primarni vir za kriminal, korupcijo in nasilje) !".
"È vero che il TLT riunificato è molto benvenuto, come regione autonoma, poiché tutta la Slovenia potrebbe anche cambiare la Costituzione della Repubblica di Slovenia e attuare il progetto di autonomia locale sul II livello (province o paesi) per attivare il processo di decentramento della governance e introdurre la democrazia diretta (influenza primaria delle persone sulla gestione di tutte le questioni comuni realizzata attraverso programmi di sviluppo e progetti di cooperazione transfrontaliera), che consentirebbe anche una maggiore influenza delle persone sul processo decisionale e sull'indipendenza cooperazione con gli altri in un modello di sviluppo comune (senza confini, come nella RFSJ - cogestione dei lavoratori, non il dominio del capitale e centri di potere centralista tecnocratico-burocratico, alienato dalle persone, che è la fonte primaria di criminalità, corruzione e violenza) !!"
In merito, avevamo già intervistato tempo fa Maurizio Tremul, Presidente dell'Unione Italiana con sede a Fiume che si era detto favorevole alla istituzione di una Regione Transfrontaliera.
Si veda anche :
La corrispondenza fra Cogliando e Prislan si conclude con una lettera dell'esponente socialdemocratico sloveno a favore di una democrazia sociale nei territori del TLT che riportiamo sia in italiano sia in Sloveno:
Pozdravljen tovariš Massimo Cogliandro. Hvala za vašo zanimanje in razumevanje razmer v Sloveniji in svetu, ki so vedno slabše in prinaša vedno manj dostojanstva in humanizma za večino ljudi, zato razmere že zahtevajo učinkovito povezovanje, sodelovanje naprednih in humanih ljudi za potrebne družbene spremembe v skupno dobro in v uveljavljanje moralno-etičnih vrednot, ki temeljijo na ljubezni! Osebno sem prepričan, do določeno ozemlje, ne glede na državo, pripada ljudem v posest za odgovorno uporabo in ne zlorabo ali privatno lastnino, oz. škodo kogarkoli, kajti to je naša božja dobrina na zemlji za življenje in ne privatna lastnina kogar-koli! Slovenija je po svoji geo-političnem položaju in velikosti kulturne entitete zelo primerna za učinkovite pozitivne družbene spremembe, ali za realizacijo prave demokracije, v kateri vse primarne politične ekonomske in socialne pravice ter dolžnosti pripadajo človeku oz. ljudem, ne pa oblastnim institucijam, ki ne delujejo za človeka in življenje, ampak so v obstoječem družbenem sistemu le sredstvo v rokah kapitala ali privilegirane strukture za prisvajanje in dominacijo sile moči in nasilja, ne pa sožitja in ljubezni, ki edino omogočata duhovno in materialno blagostanje ter pozitivni napredek človeka in življenja na zemlji! Prava demokracija v skladu z Bio-humanizmom pomeni decentralizacijo moči odločanja o pomembnih javnih zadevah in opolnomočenje ljudi za tvorno ustvarjalno sodelovanje, zato mora vsak posameznik nase, za svoje življenje in delo ter vključevanje v skupnost, prevzeti osebno odgovornost. Na primer, ne samo STO (ali svobodno tržaško ozemlje) lahko postane dober primer čezmejnega sodelovanja, kar omogoča Bio-humanizem, ampak tudi primer tvornega povezovanja ter enokopravnost vseh narodov v določeni deželi (pokrajini) in državi, kot primer v Sloveniji, ki lahko postane dober primer tudi za druge in most sodelovanje med Italijo in Hrvaško ter ostalim državam Balkana (bivše SFRJ) z novim družbenim modelom ali pravičnejšim družbenim sistemom neposredne demokracije, ki je nadgradnja bivšega samoupravljanja ali praktično soupravljanje zaposlenih v podjetjih, kot so kooperative v Italijo ali pri nas socialno podjetništvo (ZSocP)!
Živim na štajerskem v Savinjski dolini, zato žal ne obvladam italijanski jezik, kot večina primorcev. Imam pa prijatelje s primorske in tudi v Trstu, ki dobro obvladajo italijansko in so lahko nam v pomoč pri sodelovanju".
"Ciao compagno Massimo Cogliandro. Grazie per il vostro interesse e comprensione della situazione in Slovenia e nel mondo, che sta peggiorando e porta meno dignità e umanesimo per la maggior parte delle persone, quindi la situazione richiede già un'effettiva integrazione, cooperazione di persone progressiste e umane per i necessari cambiamenti sociali per il bene comune e i valori etico-morali basati sull'amore! Personalmente, sono convinto che un determinato territorio, indipendentemente dal paese, appartenga alle persone in possesso per un uso responsabile e non per abuso o per proprietà privata a danno di chicchessia, perché questo è il nostro bene divino sulla terra per la vita e non la proprietà privata di nessuno!
In base alla sua posizione geopolitica e alle dimensioni della sua entità culturale, la Slovenia è molto adatta per un effettivo cambiamento sociale positivo, o per la realizzazione di una vera democrazia, in cui tutti i diritti e i doveri politici, economici e sociali primari appartengano all'individuo; le persone, non le istituzioni di governo che non lavorano per l'uomo e la vita, ma nel sistema sociale esistente sono solo un mezzo nelle mani del capitale o una struttura privilegiata per l'appropriazione e il dominio della forza del potere e della violenza, non la convivenza e l'amore, che consentono solo prosperità spirituale e materiale e progresso positivo dell'uomo e della vita sulla terra! La vera democrazia, secondo il Bioumanesimo, significa il decentramento del potere decisionale su importanti affari pubblici e potenziamento delle persone per una cooperazione creativa costruttiva, quindi ogni individuo deve assumersi la responsabilità personale per se stesso, per la sua vita e lavoro e per l'inclusione in la comunità. Ad esempio, il Territorio Libero di Trieste può diventare un buon esempio di cooperazione transfrontaliera, che consente il Bioumanesimo, ma anche un esempio di integrazione creativa e uguaglianza di tutte le nazioni in un dato paese (provincia ) e paese, ad esempio in Slovenia, diventa un buon esempio per gli altri e un ponte di cooperazione tra Italia e Croazia e il resto dei Balcani (ex SFRY) con un nuovo modello sociale o un sistema sociale più equo di democrazia diretta, che è un upgrade dell'ex autogestione o una pratica cogestione dei dipendenti in aziende come le cooperative in Italia o con noi l'imprenditoria sociale (ZSocP)! Vivo in Stiria nella valle della Savinja, quindi purtroppo non parlo italiano come la maggior parte delle persone della Primorska. Tuttavia, ho amici del Litorale e anche di Trieste che parlano bene l'italiano e possono aiutarci con la cooperazione. Saluti compagno, Srečko Prislan".
Il "dado è tratto" per l'istituzione di una regione transfrontaliera del Territorio Libero di Trieste (TLT) nell'ambito dell'UE, ora si aspettano le reazioni istituzionali.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia