(ASI) La terza giornata della quarantasettesima edizione del Forum Ambrosetti, terminata il 5 Settembre, è tradizionalmente dedicata all’agenda italiana. Iniziando con la questione afghana, il ministro degli esteri Luigi di Maio, ha affermato che è importante ricollocare l’ambasciata di Kabul a Doha.
<<Il nostro obiettivo è quello di aiutare questi Paesi a gestire i flussi dei migranti. Non possiamo immaginare di dare le liste di coloro che vogliamo evacuare ai talebani, sarebbe come creare delle liste di proscrizione. Il lavoro che possiamo fare è quello di collaborare con i Paesi confinanti. >> Dedica un pensiero a tutte le donne e a tutti gli uomini in missione. <<Ci sono ancora 30 italiani in Afghanistan. Dobbiamo essere orgogliosi delle donne e degli uomini della difesa dell’intelligence che hanno lavorato per salvare oltre 5 mila afghani facendo sì che l’Italia potesse diventare primo Paese Ue per numero afghani.>>
L’attenzione si è poi spostata su ‘L’Italia che vogliamo’, il filo conduttore del dibattito tra Giuseppe Conte, Enrico Letta, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il leader di M5s, Giuseppe Conte, ha parlato del reddito di cittadinanza con l’obiettivo di migliorarlo. Affermazione non condivisa dalla leader di Fdl, Giorgia Meloni, che ha paragonato il reddito di cittadinanza allo <<stesso principio del mantenimento a metadone di un tossicodipendente.>> La Meloni inoltre vuole uscire dalla repubblica parlamentare a favore di una repubblica presidenziale perché <<il parlamentarismo all’italiana è diventato un pantano>>. Anche per il segretario della Lega, Matteo Salvini, il reddito di cittadinanza è inefficiente: <<Votarlo è stato un errore. Sono 12 miliardi di euro che non producono lavoro ma sussistenza.>> Salvini afferma poi che <<la lega è legale al governo>> ma che <<alcuni punti non sono contrattabili>> e che quindi sull’obbligo vaccinale non saranno mai d’accordo.
Sul tema covid il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, considera l’estensione del Green Pass ai luoghi di lavoro come <<la strada migliore per evitare di dover tornare al lockdown fermando le attività produttive e sociali>>. Anche il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, è favorevole: <<Il green pass ti apre alla vita, al lavoro e alla socializzazione. Io lo estenderei a tutto il mondo del lavoro, sia pubblico che privato. Se questo accadrà, il passo successivo sarà il ritorno a lavoro in presenza di tutti i dipendenti pubblici.>>
Per quanto riguarda la situazione economica del Paese il ministro dell’Economia Daniele Franco dichiara: <<É in atto una ripresa intensa del Pil, il terzo trimestre sta andando bene. Per fine anno l’Ufficio Parlamentare di Bilancio prevede un +5,8%, non possiamo escludere che a fine anno sia superiore. I segnali che abbiamo quest’anno sono incoraggianti, chiuderemo con un deficit e un debito migliori di quanto indicato nel Def.>>
Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha parlato inoltre di una “politica industriale” : <<Chi ci aiuterà a risolvere i tavoli di crisi merita più incentivi di altri che desiderano evitare fastidi e confusioni sindacali e vanno a investire in qualche terreno vergine>>.
Valeria Doddo per Agenzia Stampa Italia