A tal proposito, abbiamo posto le seguenti domande a Filippo De Carlo, sia per conoscere la realtà politica di Forza Nova, sia per fare la sua conoscenza personale, sia per comprendere la strategia politica del movimento politico in vista delle prossime elezioni regionali in Corsica e presentare in breve il candidato presidente del movimento sovranista che sarà il Vicepresidente di Forza Nova, il corso Jean Antoine Giacomi con un passato nel movimento Rassemblement National di J.M. Le Pen:  

 

 

"Forza Nuova è un Partito sovranista nato nel 2019 alle elezioni comunali di Bastia dall'unione di personalità dell'area politica nazionalista - indipendentista, e porta avanti una linea politica a cavallo fra l'autonomia e l'indipendenza".

 

 - Che posizione politica avete in Corsica e in particolare nei rapporti con l'Italia e la Francia?

 

"La Corsica è culturalmente e storicamente molto più vicina all'Italia che alla Francia, perciò i Corsi hanno una posizione pressoché neutrale, ma in cuor loro si sentono storicamente più vicini all'Italia. La nostra linea politica è chiara, è quella del sovranismo condiviso, pertanto la Francia deve assumersi le sue responsabilità e farci arrivare a uno statuto autonomista definitivo, per non correre il rischio di far scoppiare nuovi conflitti armati".

 

 

"La nostra strategia politica dipenderà molto da quel che succederà al primo turno: se avremo un buon risultato elettorale, allora aspetteremo che i più grandi vengano a cercare loro il nostro aiuto, a patti e condizioni chiarissime, accettando le nostre richieste, anche se non credo che siano disposti ad accettarle".

 

 

"Jean Antoine Giacomi ha 24 anni, ma nonostante la sua giovanissima età, già gestisce una azienda con 120 impiegati, inoltre, è studente di giurisprudenza all'università".

 

 

"I miei genitori sono di origine napoletana, ma sono nato nell'agosto 1987 in Toscana a Pontedera in Provincia di Pisa da una famiglia di commercianti e ristoratori;  sono venuto in Corsica con la mia famiglia pochi mesi dopo a febbraio del 1988, dunque ho una forte conoscenza della realtà territoriale della Corsica e il Corso e la mia prima lingua che parlo quotidianamente. Ho deciso di scendere in politica, perché è la mia passione, non la faccio per soldi perché vivo del mio lavoro e questo già lo ritengo un vantaggio morale nei confronti di altri".

 

 

"Si, perché a 18 anni ero già nazionalista corso, dunque ho rifiutato la cittadina francese".