Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha preso parte oggi a Lisbona al seminario organizzato dal Portogallo, nell’ambito delle attività connesse con la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, sul tema dello "Strategic Compass"
(ASI) "Una solida e condivisa politica sul partenariato è fondamentale per proiettare l’Unione Europea verso l’ambizione di essere un attore rilevante nel contesto globale, a tutela sia della sicurezza dei suoi cittadini sia degli interessi strategici dell’Unione" così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini nel suo intervento al workshop di Lisbona dedicato allo Strategic Compass.
Lisbona - "Una solida e condivisa politica sul partenariato è fondamentale per proiettare l’Unione Europea verso l’ambizione di essere un attore rilevante nel contesto globale, a tutela sia della sicurezza dei suoi cittadini sia degli interessi strategici dell’Unione" così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini nel suo intervento al workshop di Lisbona dedicato allo Strategic Compass.
Il Ministro - accompagnato dall’Amb. Carlo Formosa, Ambasciatore d’Italia in Portogallo - ha preso parte al seminario organizzato nell’ambito delle attività connesse con il turno portoghese di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, al quale hanno preso parte i Ministri della Difesa dell’Unione Europea.
Le crisi del Mediterraneo, del Sahel, del Corno d’Africa - ha detto Guerini -rivestono una particolare urgenza considerata la diversità delle minacce che spaziano dal terrorismo, alle conseguenze dell’instabilità delle istituzioni e anche ad una sempre più radicata presenza di attori esterni, con posture che variano dall’attivismo economico ad una marcata visibilità militare. Come ad esempio in Libia dove è necessario indirizzare sforzi e azioni coordinate e coese. L’Unione Europea – ha ribadito il Ministro – deve assicurare un’ unica regia nell’azione dei Paesi europei per la stabilità dell’area del mediterraneo. L’EU è l’unica istituzione in grado di coniugare l’impegno militare con quello economico e sociale".
E sul Livello di Ambizione dell’Unione Europea di porsi come "fornitore di sicurezza globale" il Ministro Guerini ha affermato "non deve essere centrato solo sulla disponibiltà delle capacità ma anche nella volontà di utilizzarle e questo deve riflettersi dotando le missioni e operazioni di mandati robusti e flessibili e nella contribuzione alle operazioni. Penso ad IRINI, risposta europea all’esigenza della stabilità in Libia, alla EUTM Somalia, in una regione cruciale per la nostra sicurezza. Ma anche in Sahel dove, nell’ambito dell’importante sforzo corale dei Paesi europei, l’Italia sta aumentando il suo impegno nell’ambito delle missioni ONU e UE, nella missione bilaterale in Niger e il recente ingresso nella Task Force TAKUBA".
Il Ministro ha poi ribadito che in tutto il processo di definizione dello Strategic Compass il legame transatlantico rimane fondamentale: "la NATO è l’organizzazione di riferimento per la Difesa Collettiva e lo sviluppo di una Difesa Europea rappresenta lo strumento per consentire all’Unione Europea l’autonomia di intervento nelle areee di interesse ma anche per rafforzare il pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica. Sinergie e non duplicazioni – ha sottolineato Guerini – da conseguire attraverso un rapporto costante e aperto anche con gli Stati terzi, come Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Norvegia, essenziali per le nostre sfide di sicurezza e per le collaborazioni nel settore dello sviluppo delle tecnologie emergenti e dirompenti".
Sull’emergenza pandemica, invece, ha affermato: "alla luce delle drammatiche lezioni apprese dal Covid-19, la pandemia ha rafforzato la consapevolezza dell’importanza di un impegno corale e coordinato. La crisi ha consentito di dare una plastica dimostrazione del valore aggiunto rappresentato dalla Difesa, in termini di capacità di reazione, prontezza, efficienza, continuità dei servizi e organizzazione in supporto alla comunità civile. Sarà necessario in futuro – ha rimarcato Guerini - dotarci di un’adeguata autonomia con una visione di lungo termine e aumentare l’operatività della clausola di mutua assistenza rendendo le Forze Armate in grado di sostenere gli Stati membri in difficoltà con personale medico, ospedali da campo, trasporto aereo strategico e tattico, anche con appropriati pacchetti di forze pre-designate. La cooperazione con la NATO, anche in questo campo, è fondamentale".
Lo "Strategic Compass" è la guida politico strategica che consentirà di definire la proiezione dell’Unione Europea nel campo della sicurezza internazionale, in complementarietà con la NATO e con le principali organizzazioni internazionali.
L’iniziativa, avviata dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di creare una cornice concettuale e politica e delineare più pragmaticamente il "livello di ambizione" cui tendere per perseguire l’autonomia strategica, definita in chiave di capacità di agire a promozione della pace e della sicurezza internazionale. Ciò in aderenza alle tre priorità strategiche derivanti dalla "EU Global Strategy" (EUGS): risposta alle crisi esterne, "capacity building" dei partner e protezione dell’Unione e dei suoi cittadini.
Muovendo dalla comune e condivisa definizione dei futuri scenari di sicurezza, il documento che ne scaturirà costituirà la guida politico-strategica dei processi di pianificazione e sviluppo capacitivo, massimizzando la coerenza tra tutte le iniziative in ambito comunitario.
Il documento sarà articolato in quattro aree, all’interno delle quali saranno indicati orientamenti di policy e obiettivi: gestione delle crisi, resilienza, sviluppo di capacità e cooperazione nella difesa ed infine i partenariati, delineando orientamenti di policy e obiettivi strategici.