(ASI) “Alitalia è entrata in amministrazione straordinaria nell’ aprile 2017, in seguito al fallimento del piano Etihad avviato nel 2014”.
La gestione è stata molto discussa e pesantemente criticata, poiché non aveva saputo portare a termine gli obiettivi che si era data. L’allora ministro Calenda, a fronte di questo fallimento, dispose il commissariamento dell’azienda nel 2017. Si prolunga, da allora, tale situazione. Lo dichiara, in un’ intervista ad Agenzia Stampa Italia, il segretario nazionale della Uiltrasporti. “Era evidente – spiega ai microfoni del nostro direttore Ettore Bertolini - che l’azienda, a fronte del fallimento, dovesse cercare nuovi capitali ed un ulteriore piano”. Lo Stato ha dato il via, col decreto Agosto, alle operazioni necessarie volte a costituire una nuova compagnia di bandiera che ha chiamato Italia Trasporto Aereo (ITA). Il progetto ha però qualche punto debole, dettato dall’ affidamento della gestione a 4 ministeri diversi. La nostra organizzazione ha chiesto la creazione di una cabina di regia che coordinasse le attività. Tutto ciò non si è mai verificato. Aspettiamo dal neonato governo Draghi “una risposta più fattiva e concreta”. Ci serve “un regista che faccia decollare la nuova Alitalia per il bene del Paese, di undicimila lavoratori e di quasi ventimila dell’ indotto”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia
E’ possibile vedere l’intervista completa, curata dal nostro direttore Ettore Bertolini, cliccando su questo link: https://agenziastampaitalia.it/