(ASI) La Roma rallenta e non riesce a riscattare la caduta di Napoli. Anche il Sassuolo, dopo le tre sberle nerazzurre non ritrova lo smalto smarrito. Bene Verona e Cagliari. Un 1-1 che piace e diverte.
Pareggi a Roma e a Verona, ma ci si diverte solo al Bentegodi
Roma nervosa contro il Sassuolo, molto è dipeso dalla sconfitta per 4-0 rimediata nel turno precedente al San Paolo, oggi Diego Armando Maradona. Espulso giustamente Pedro al 41’, fuori anche l’allenatore Fonseca per proteste contro Maresca a fine primo tempo. Alla Roma e’ stata annullata una rete segnata da Mikhitaryan al 45’. Anche in questo caso, bravo l’arbitro. Nulli o quasi i suoi errori, nonostante le veementi proteste giallorosse prive di fondamento. La tensione a fior di pelle è figlia del momento negativo della squadra e, soprattutto, di un tecnico sotto esame dei Friedkin, onnipresenti sugli spalti. Per la Roma, come per altre squadre, non accedere alla Champions rappresenterebbe un bagno di sangue per le finanze societarie già in rosso fisso. Partita senza infamia e senza lode, giocata d’ufficio, normale pratica domenicale insomma. Nessuna scintilla degna di nota, nessun acuto sino al 74’ quando Haraslin, centrocampista slovacco del Sassuolo, fa gol con una bellissima esecuzione. Anche questa rete è stata annullata con l’aiuto del Var. In contropiede la Roma si sveglia prima con Mikhitaryan al 76’, poi con Dzeko al 78’. Si tratta di lampi estemporanei in un cielo piuttosto cupo e nuvoloso. Giocare senza tifosi è come un piatto di spaghetti in bianco. Tecnicamente commestibile, ma privo di particolare sapore. Zero a zero, pratica archiviata. A Udine la pioggia la fa da padrone. A destare dal torpore il tifoso davanti alla Tv e a rallegrare il pomeriggio ci ha pensato Verona-Cagliari. 1-1 il finale al Bentegodi. Buono il ritmo, con due squadre decise a vincere ogni duello. Un pareggio divertente per quanto visto in campo. Non sempre il risultato finale fotografa una partita. Poi senza tifosi ogni foto di calcio è sbiadita.