Dopo trentadue anni, gli scaligeri trovano il secondo storico pareggio a Torino contro la Juventus. E’ un segnale positivo per il lavoro, ottimo, di Juric. Un avvertimento, invece, per Pirlo presentato come il nuovo Messia per via del passato da grande direttore d’orchestra in mezzo al prato verde, ma che al momento non è ancora riuscito a dare un’ impronta a questa Juve. Squadra volitiva, muscolare, ma ancora priva di classe e fantasia. Questione di tempo o di uomini? Aspetteremo pazientemente, ma non per molto, prima di presentare la pagella.
International- Flamengo 2-2, il viola Pedro in grande evidenza
Finisce 2-2 lo scontro al vertice tra International di Porto Alegre e Flamengo, appaiate in testa alla classifica del Brasilerão con 35 punti dopo 18 gare. Dietro di loro, a quota 32, ma con un turno in meno, ecco l’Atletico Mineiro di Jorge Sampaoli. In campo nella squadra carioca l’ex romanista Gerson - buona la sua prestazione - e il viola Pedro, autore del gol del momentaneo 1-1. Pedro è in prestito dalla Fiorentina, ma con diritto di riscatto in favore del Flamengo. Il giovanotto sembra tornato in gran forma dopo l’incidente al ginocchio nell’agosto di due anni che non gli permise di rispondere alla prima convocazione della Selecão. Quest’anno ha realizzato 9 reti in 16 presenze nel campionato nazionale, 2 nelle 4 gare di Copa Libertadores ed una rete nella finale della Recopa. Prestazioni importanti che hanno sollevato l’attenzione di Tite, che presto lo convocherà in Nazionale. Pedro è un centravanti fisico, mobile e tecnico, e le sue caratteristiche mancano da tempo nel Brasile. La Fiorentina lo acquistò dopo l’infortunio per 15 milioni di euro, una cifra relativamente bassa perché Il Real Madrid prima della rottura del crociato del ginocchio destro era disposto ad offrire 50 milioni di euro al Fluminense, squadra in cui militava allora. Il Flamengo avrà le risorse per rilevarne definitivamente il cartellino? La volontà c’è, forse non la forza economica. Il Covid ha fiaccato anche le risorse della squadra attualmente più facoltosa del Sud America.
Milan- Roma, roba da leoni non da Giacomelli
Il Milan dei giovani, guidato da Ibra, “vecchietto” molto arzillo, pareggia con la Roma del leone Dzeko, autore del momenteneo 1-1, aiutato da un’ uscita a vuoto dal gigantesco Tatarusanu. Sono bastati due affondi e due assist di Leão, di nome e di fatto, per mandare in gol Ibrahimovic con una zampata felina, e poi Saelemaekers. Il 2-2 della Roma con un rigore generoso (?) realizzato da Veretout. Il 3-2 di Ibra, sempre su rigore concesso per compensazione di un altro non dato allo svedese, ammonito ingiustamente nell’occasione. Piero Giacomelli si è perso in decisioni timidamente autoritarie e per questo errate. Alla fine ci pensa Kumbulla che ci mette la testa per il 3-3. Partita con buoni gesti tecnici e agonismo, peccato per l’arbitro di turno, Giacomelli, smarrito tra i ruggiti dei leoni.