Iran. Ambasciatore Hamid Bayat: Attualità della Rivoluzione Islamica e rapporti con l'Italia

AmbasciatoreIran(ASI) La sera del 10 febbraio scorso, in occasione del 41° Anniversario della Rivoluzione Islamica Iraniana, l'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran in Italia ha celebrato la ricorrenza nella sede diplomatica.

Riportiamo di seguito la traduzione in italiano del discorso di S.E. Hamid Bayat, Ambasciatore iraniano a Roma

Illustri ospiti,

Signore e signori!

È per me un grande piacere dare il benvenuto a tutti voi alla nostra Cerimonia della Giornata Nazionale, anniversario della vittoria della Rivoluzione Islamica.

Quarantuno anni fa, il popolo iraniano sotto la guida dell'Imam Khomeini rovesciò il regime autocratico di Pahlavi e fondò un Governo basato sulla democrazia e sui valori islamici.

Negli ultimi quarantuno anni, nonostante molte difficoltà, l'imposizione di una guerra di otto anni e diversi tipi di sanzioni illegali, la Repubblica Islamica dell'Iran è stata in grado di raggiungere un notevole sviluppo in diversi settori come;

- Scienza e centri di istruzione

- Biotecnologia della salute, nanotecnologia e cellule staminali

- Industria della difesa

Inoltre, gli Iraniani hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in eventi e concorsi di arte, cultura e sport.

Una delle tecnologie più importanti che abbiamo continuato a sviluppare dopo la Rivoluzione è quella della tecnologia nucleare pacifica. Nonostante tutte le ispezioni e la stretta collaborazione con l'AIEA, per buona volontà, l'Iran ha deciso di negoziare con gli Stati Uniti e altri cinque Paesi nel quadro del 5+1. Dopo mesi di difficili negoziati, abbiamo raggiunto il JSPOA come risultato della diplomazia multilaterale.

Sfortunatamente, il ritiro di Trump dal JCPOA a maggio 2018 ha messo a rischio questo importante strumento per mantenere la pace e la sicurezza nella regione. In questa situazione, l'Iran ha fatto del suo meglio per salvare l'accordo sul nucleare profondendo tutto il suo impegno e continuando la sua cooperazione con l'AIEA. Ci aspettavamo che l'Unione Europea, come parte dell'accordo nucleare, si fosse assunta maggiori responsabilità per salvaguardare l'intesa. Tuttavia, l'UE non mantiene l'impegno di resistere alla politica arrogante degli Stati Uniti nell'ignorare la legge e i regolamenti internazionali.

Sfidare le norme e i regolamenti internazionali e il perseguimento di politiche unilaterali da parte degli Stati Uniti hanno causato un crescendo di tensione nella regione. Nell'ultimo incidente, l'attacco terroristico degli Stati Uniti, che ha portato all'orribile assassinio del General Maggiore Qasem Soleimani, è stata una delle attività statunitensi che hanno violato i principi fondamentali del Diritto Internazionale.

Negli ultimi anni e nell'ambito della nostra politica di lotta contro pericolosi gruppi terroristici come DAESH (ISIS), il General Maggiore Qasem Soleimani ha svolto un ruolo significativo nel sostegno a persone e Governi di alcuni Paesi della regione su loro richiesta.

La Repubblica Islamica dell'Iran sin dai primi momenti della sua istituzione ha dato molta importanza all'impegno costruttivo e alla coesistenza con i Paesi vicini. Negli ultimi anni, l'Iran ha spesso espresso la propria disponibilità al dialogo diplomatico con i Paesi vicini. Tutte le nazioni della regione devono lavorare congiuntamente per la pace e la sicurezza, senza interventi stranieri. Per archiviare questo obiettivo, il nostro presidente S.E. Hassan Rouhani, a settembre 2019, ha presentato il Piano di Pace per lo Stretto Hormuz o Coalizione della Speranza all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Siamo fermamente convinti che l'unica soluzione dei problemi regionali sia il dialogo e che l'intervento militare non risolverà mai alcun problema.

Ignorare le norme e i regolamenti internazionali da parte degli Stati Uniti non è un atto esclusivamente ostile all'Iran e recentemente abbiamo visto che Trump, senza alcun rispetto per i diritti dei palestinesi, ha dichiarato unilateralmente il suo cosiddetto "Piano del secolo".

Ospiti onorati!

Per quanto riguarda le relazioni bilaterali tra Iran e Italia, vorrei ricordare che l'integrazione delle nostre relazioni reciproche si è sviluppata nel corso dei secoli e che le comunicazioni tra le due nazioni, in quanto solido pilastro delle relazioni, svolgono un ruolo importante nelle nostre relazioni.

Le due nazioni hanno una visione favorevole e rispettosa l'una verso l'altra. Nella poesia persiana, "Roma" e "Romano" simboleggiano una grande civiltà.

Questa familiarità aiuta a promuovere i rapporti politici, culturali ed economici tra i due Paesi.

Le relazioni tra i due Paesi hanno fatto passi in avanti, poiché l'Italia è stata il nostro primo partner in Europa nel 2017 e nel 2018. Sebbene a causa delle sanzioni abbiamo avuto un notevole calo delle nostre relazioni commerciali, la comunicazione e l'amicizia tra le persone non ne hanno risentito. Anche in questo momento, molte piccole e medie imprese italiane cercano partner iraniani per instaurare progetti di cooperazione.

Il regime di sanzioni inique ed illegali non può durare a lungo perché nulla dura per sempre. Abbiamo avuto problemi negli ultimi decenni ma crediamo che le nostre attuali e dure situazioni finiranno; le nostre relazioni bilaterali torneranno ad un livello soddisfacente in breve tempo.

Vorrei ringraziarvi ancora per aver accettato il mio invito e augurare a tutti prosperità, salute e successo.

 

 

 *Traduzione a cura della Redazione A.S.I.

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