(ASI) Amare il prossimo come se stessi è il messaggio fondamentale del Vangelo e si pone in pratica accogliendo amorevolmente gli altri. La religione cristiana sorregge la parte migliore della cultura italiana. Si riscontra come sovente la religione cristiana venga rivendicata come religione dello Stato italiano da parte di alcuni partiti conservatori quando nasce il confronto con altre religioni, soprattutto quella islamica, che si diffonde, man mano, anche in Europa. Fa parte della nostra cultura religiosa ed umana il rispetto del Crocifisso che deve essere difeso e non deve essere tolto dalle pareti delle nostre scuole, per affermare la cosiddetta “par condicio”, perché essa è garantita non certamente “offuscando” il crocifisso , ma mediante gesti di amore e di accoglienza reciproca. La religione cristiana, tuttavia, non può essere intesa come rivendicazione del possesso di un territorio, alla stregua della passione per una squadra di calcio. La religione cristiana è la rivendicazione della sacralità e dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani, della carità, della fratellanza, del riscatto degli ultimi.
Si cade in evidente contraddizione quando, da un lato, si pone al centro la religione cristiana per difendere le nostre tradizioni e i nostri territori; dall'altro, non solo si dimentica il messaggio centrale del cristianesimo, ma lo si rifiuta, in quanto non si accettano coloro che sbarcano in Italia per cercarvi rifugio o per salvarsi dalla povertà dei propri territori.
Papa Francesco parla il linguaggio di Cristo che ama l’essere umano, soprattutto quando esso soffre perché subisce ingiustizie e persecuzioni, quando è considerato un oggetto e non un essere portatore di infinità dignità.
Cristo non è una bandiera politica, ma è l’autentica espressione della divinità e sacralità degli esseri umani, di tutti, nessuno escluso.
Purtroppo, amaramente, constatiamo che molte espressioni della vita politica sono impregnate di demagogia, il cui unico fine è ingannare e mortificare le coscienze degli esseri umani. Facciamo, pertanto, in modo che la politica vada oltre la demagogia e si diriga verso l’essere umano, difendendone la dignità, i suoi diritti umani e sociali.