(ASI) C'è del marcio in Casentino? Il dottor Luca Scateni, responsabile infrastrutture Nuovo CDU Toscana, solleva il quesito riguardo l'ingente investimento di capitali pubblici per dotare la ferrovia locale casentisene di un sistema di sicurezza in linea con le normative vigenti. Attualmente infatti l'intera tratta ferroviaria è sottposta ad una pesante limitazione di velocità che sta creando non pochi problemi ai pendolari della regione.
Affrontando il problema in esclusiva per il gruppo Agenzia Stampa Italia, il dott. Scateni pone l'accento sul dubbio se la spesa, così comeprevetivata dai responsabili regionali dela ferrovia toscana, valga veramente la resa che dovrebbe avere sulla linea casentinese.
"In merito all’ intervista rilasciata a Teletruria dal Dott. Maurizio Seri, presidente della Lfi, la ferrovia del Casentino, riguardo l’obbligo di montare il sistema di sicurezza chiamato “ERTMS”, invito il Dottor. Seri produrre le prove, o a mostrare i documenti a sostegno di quanto affermato.
Esiste veramente l’obbligo, entro il 2023, di installare un sistema da linea Alta Velocità su una ferrovia locale?
Lo chiedo anche e soprattutto alla luce del fatto che lo Ertms (European Rail Trafic Management System), originariamente progettato per far circolare i treni tra i vari stati europei abbattendo le diversità di sistemi e regolamenti, ad oggi in Italia non opera nemmeno sull’intera rete Alta Velocità in quanto la tratta tra Firenze e Roma è a tutt’oggi esercitata con l’Scmt (Sistema di Controllo Marcia Treno). Quest’ultimo è quello in uso su tutta la restante rete ferroviaria italiana.
La differenza tecnica tra i due sistemi ovviamente è anche una differenza economica che finisce per gravare sempre sulle tasche dei cittadini.
In particolare con l’Ertms, due saranno le voci di spesa preminenti:
- Dovrà essere attrezzato tutto il parco rotabile con sofisticati computer e localizzatori Gps; il che è una spesa che con l’Scmt viene evitata poiché in quel caso sono previsti i soli dispositivi in linea;
- L’ ERTMS ha bisogno di continui aggiornamenti, come qualsiasi altro software di moderna generazione. Ovviamente la progettazione, il testing e l’implementazione dei suddetti aggiornamenti difficilmente ci si può aspettare che vengano fatti gratuitamente.
E’ giusto che la gente sappia come vengono spesi i loro soldi, e soprattutto, in tempi di economia che stenta a decollare, è giusto che la gente sappia se esiste la possibilità di conseguire il medesimo risultato spendendo meno e meglio i soldi dei cittadini" - ha dichiarato in esclusiva per ASI, il Dottor Luca Scateni.
Alexandru Rares Cenusa - Agenzia Stampa Italia