(ASI) Si terrà giovedì 6 febbraio 2025 alle ore 16,30 presso la Sala Novecento dell’Hotel Joli in via Michele Amari, 11 (Angolo Piazza Ignazio Florio) a Palermo, il quinto incontro del Seminario sull’Esoterismo nell’arte promosso da BCsicilia e dall’Università Popolare. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, è prevista la conferenza dal titolo “La luce nelle architetture medievali” che sarà tenuta da Alessandro Di Bennardo, Architetto, Docente di Storia dell’Arte.
L’articolato seminario prevede otto lezioni che si terranno tutti i giovedì all’Hotel Joli e tre visite guidate: a Noto, a Termini Imerese e a Capo d’Orlando. E’ possibile seguire le lezione in presenza oppure in Live streaming.
I successivi incontri riguarderanno “L’esoterismo di Dante secondo René Guénon”, “Simboli e alchimia nel Settecento”, “Sul non detto della parola e sulla parola del non detto. Esoterismo e letteratura”. Alla fine del Seminario verrà rilasciato un Attestato di partecipazione. E’ obbligatoria la prenotazione. Per iscrizioni: WhatsApp: 346.8241076 - Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Facebook: BCsicilia.
Pur non mancando gli studi che analizzano il ruolo della luce nell’architettura cristiana del medioevo, il presente contributo offre gli esiti sintetici di una più ampia indagine sulle origini antiche dei modelli esoterici usati dai costruttori medievali siciliani. In particolare, viene definita l’origine dell’archetipo geometrico alla base dei sistemi di orientamento delle chiese alle albe solari, partendo dai modelli primigeni chiesastici realizzati dalla comunità siro-antiochea a partire dal V sec. Preminente, in tal senso, diviene la centralità del bema, la sua radice semitica, i suoi legami “evolutivi” con il Trono di Mosè, la semiologia dell’Arca dell’Alleanza. Un filo rosso secolare tra il Duomo di Monreale e il davidico Tempio di Gerusalemme, un continuum evolutivo tra culti e architetture cananee, fenicie, israelitiche e cristiane, mantenendo fissa l’importanza della litolatria, spaziando dai semitici betili primigeni alle neotestamentarie pietre angolari: pietra = casa di Dio.
Sulla scorta di questi antichi archetipi, il simbolismo rilevato nelle architetture siculo-normanne acquisisce un’ulteriore potenza comunicativa, la forza evocativa dell’eterno presente, seppur coniugato ai temi delle 3 figure costituenti la Deesis, i mediatori terra/cielo, il Cristo, la Vergine e il Battista. Ad essi, tramite la luce, l’uomo medievale consacra le fondative pietre delle costruzioni.
Alessandro Di Bennardo Architetto, Insegnante e PhD in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici presso Unipa. I suoi ambiti di ricerca sono orientati ai linguaggi della simbologia nell’architettura religiosa tra le età tardo-antica e medievale, nei contesti di Sicilia e Medioriente; tra le sue recenti pubblicazioni: Il Tawhid e le geometrie dell’architettura islamica, i riflessi nelle qubbat siculo-arabe (2021). Rivendicando l’inscindibilità tra storia e progetto, ha assunto la direzione di importanti cantieri pubblici di restauro, tra cui il Museo archeologico regionale A. Salinas e il Palazzo Castrone Santa Ninfa a Palermo, il Complesso della Cantina Borbonica e della Torre del Crocifisso a Partinico; tra i suoi allestimenti: le gronde del Tempio di Himera nel territorio di Termini Imerese, al Museo Salinas (2016) e l’Auriga di Mozia al Museo Whitaker (2013). Attualmente, per conto di ARS Progetti spa, dopo aver redatto il progetto di restauro (SD) del Museo di Al-Ain Palace in UAE (2024), coordina il gruppo di progettazione della nuova Ambasciata d’Italia a Tirana.
Fonte foto BCsicilia – Università Popolare. Sòlio di Ruggero II, Cappella Palatina, Palermo.