(ASI) La questione del matrimonio valido è al centro dei lavori del Sinodo. Non si cambia la dottrina ma si cerca di capire cosa è accaduto nella vita di tante persone divorziate.
Verificare veramente la sacra mentalità del vincolo, per non contraddire l'unione tra Cristo e la Chiesa. Il Papa ha ribadito varie volte che non si tratta di ridurre tutto a "dare o non dare la comunione" ma di avere misericordia della più intima sofferenza di una coppia. Il Cardinale Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, ricorda che il sacrifico di non ricevere la Comunione, e il disagio che ne comporta, è un modo per essere unito a Cristo crocifisso. Commovente è stato, nella giornata di venerdì, la storia di un bambino che durante la Comunione ha spezzato l'ostia in due per darla ai genitori. Domenica, invece, si è tenuta la commemorazione dei cinquant'anni del Sinodo dei Vescovi. Il Pontefice ha riaffermato "la necessità di procedere verso una salutare decentralizzazione, perché non è opportuno che il Papa sostituisca i vescovi locali nel discernimento delle problematiche del loro territorio". Il cardinal Schoenborn di Vienna, in questa celebrazione, ha ricordato il sinodo delle origini, il Concilio degli Apostoli di Gerusalemme, narrato negli Atti degli Apostoli. Il prelato domenicano ha ricordato che a Gerusalemme, "la questione non era quella di un voto consultativo o deliberativo, ma del discernimento della volontà di Dio". Il porporato ha concluso che l'esito del Sinodo non è un compromesso politico, ma una vera e propria collaborazione tra uomini e Spirito Santo. Il Cardinal Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ricorda la differenza tra Concilio Ecumenico, che ha una facoltà deliberativa ed il Sinodo, che ha una facoltà propositiva, ed è proprio la parresia che deve regnare all'interno della collegialità dei vescovi. Bassetti ha anche affrontato il problema dell'affettività e della sessualità dei giovani, che si trova ad un livello fai da te. "Non si torna indietro, il Sinodo che sfocia nel Giubileo è un tale gesto di apertura verso tutti, che realizza le parole di Isaia:Voi tutti che siete assetati venite alle acque".
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia