(ASI) Torino- Internet colpisce ancora. Specialmente in tempo di crisi, aumentano sul web raggiri e tranelli a danno dei consumatori italiani.
“Il Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori ha ricevuto molteplici segnalazioni in relazione a una nuova truffa che corre in rete, di cui le prime a occuparsi sono state le Forze dell’Ordine di Imperia. Sembra si tratti della nuova frontiera del phishing, vale a dire il tentativo di illecita sottrazione di dati sensibili privati”, esordisce l’Avvocato Patrizia Polliotto, fondatore e Presidente della sede regionale dell’UNC.
E aggiunge: “Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima, convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso privati e sensibili. A rendere il tutto particolarmente insidioso per chi usa pc e posta elettronica, è l’estremo realismo della nuova tecnica adottata dai malviventi congiuntamente alle informazioni in evidenza sulla mail che si riceve. Aprendola, si legge infatti la dicitura “Un ordine è stato effettuato”: il destinatario di tale notifica, probabilmente insospettito da un’operazione che magari pensa di non ricordare, in più del 90% dei casi effettua un controllo per comprendere la natura del messaggio cliccando sull’allegato e visualizzandolo: e così, in un sol istante, il virus si insedia all’interno del computer e il “gioco” è fatto”.
Per poi concludere: “Addentrandosi più nel tecnico, grazie all’allegato informaticamente impiegato alla stregua di un vero e proprio “Cavallo di Troia”, il malware, vale a dire il virus, si intrufola nel pc appropriandosi indebitamente di differenti pacchetti dati memorizzati all’interno dell’hard disk, comprese password personali di mail e social network. Si raccomanda prudenza alle mail sospette, e si invitano pertanto i consumatori a comportamenti prudenti e cautelativi, quale ad esempio la tenuta di un registro delle operazioni di eventuali e-commerce compiute sul web, al fine di fugare ogni dubbio sulla bontà e contenuto della posta elettronica in ricezione. In caso di mail del genere - specifica l’Avvocato Patrizia Polliotto - è fondamentale darne tempestiva comunicazione agli Organi di Polizia Postale, e agli sportelli dell’UNC Piemonte scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o telefonando in orario d’ufficio ai numeri 011 5611800 o 0121 376264”.
Redazione Agenzia Stampa Italia