(ASI) Secondo un documento che circola in rete e si presume fatto dall’Isis, l’Italia e Roma sarebbero i prossimi obbiettivi da colpire dai militanti dello stato islamico.
Nel documento si prefigura anche un attacco ben studiato per invadere l’Europa, colpendo Turchia, Spagna e la stessa Italia. Ma come arriverebbero da noi questi temuti terroristi?
Facilmente, infatti per chiunque volesse arrivare dai paesi africani ed arabi in Italia, e tramite noi in Europa, ha come porta principale la penisola italiana. Ma la cosa più preoccupante è il pericolo rappresentato dalle nostre frontiere che sono facilmente valicabili. Da qui il rischio.
Ciò è dovuto dall' inefficace controllo e filtraggio operato dai nostri organi preposti sulle persone che sbarcano. Organi preposti incapaci di frenare in qualche modo neppure il commercio e la speculazione che viene fatta dai malavitosi ai danni dei disperati migranti. Da qui la facilità, dei militanti dell'Isis a mimetizzarsi fra le tante persone oneste e disperate che fuggono dalla guerra. Perché diventerebbe un loro obiettivo l'Italia? L’Italia e soprattutto il Vaticano sono il fulcro della cristianità. Invadere territori cristiani è una guerra di matrice religiosa che ricorda molto le invasioni Arabo Islamiche del 700 d.c.
Gli organi di sicurezza giudicano i proclami fatti in rete e le minacce di guerra contro l’Europa irrealistiche. Mentre altre fonti riferiscono che Ansar Bayt al Maqdis si sia dotato di missili che appartenevano a Gheddafi. Strumenti bellici pronti per essere usati verso l' Italia. Nel testo viene ipotizzata anche una fantasiosa conquista tramite ingresso di truppe nel territorio italiano, rendendo il tutto più catastrofico, ma anche poco verosimile. Tuttavia, al momento non ci è dato sapere la modalità, ma il rischio di un attacco anche isolato esiste e per questo va tenuta alta la guardia.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia