(ASI) Chieti - Incessante presidio la mattina del 10 gennaio 2014 sotto la Prefettura di Chieti da parte di una ventina di militanti del Coordinamento 9 Dicembre e del Movimento dei Forconi, riuniti sotto la sigla "Forconi Teatini".La richiesta è quella di un nuovo esecutivo e il ripristino della sovranità nazionale e monetaria.
Prima uscita del movimento teatino dopo la creazione del gruppo alla fine di Dicembre 2013, in concomitanza con tutte le altre città italiane, con una petizione al Prefetto da far firmare alla cittadinanza per chiedere alla massima autorità governativa provinciale un parere sulla legittimità o meno del governo a seguito della decisione della Corte Costituzionale di dichiarare anticostituzionale l'attuale legge elettorale in vigore dal 2006 denominata "Porcellum".
Quindi, contestati dai "Forconi" tutti i Governi e i provvedimenti varati da otto anni a questa parte.
Diverse centinaia le firme raccolte dai militanti nella mattinata tra cui quelle di padri di famiglia disperati per i debiti, commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, semplici salariati e disoccupati che con la loro firma hanno voluto esprimere la loro rabbia e il loro dissenso contro la situazione politica attuale. La petizione con le firme dovrebbe essere consegnate nei prossimi giorni al Prefetto.
Significativi gli striscioni: "Politici....(parola censurata), Stato assente, paga solo la brava gente"; "Il padre non istiga al suicidio, lo Stato si"; "Ribellarsi è un dovere, politici tutti a casa", "Ridateci la nostra dignità".
A tal proposito, ecco le dichiarazioni dei responsabili del presidio: "Vogliamo dare un sussulto di dignità alla città di Achille che recentemente del Pelide ha mostrato di possedere solo il tallone. A Chieti, infatti, la crisi si è fatta sentire di più, questo sopratutto a causa di scelte politico - amministrative che hanno determinato l'impoverimento della città".
Cristiano Vignali -Agenzia Stampa Italia