
(ASI) Roma - A
vida invisivel, di Vitor Gonçalves. Un impiegato statale è ossessionato dalle immagini di un corto di 8mm che ha trovato in casa del defunto amico Antonio.
I ricordi si addensano e la curiosità lo spinge a cercare qualcosa dietro quel fimino. E’ una sorta di viaggio nella memoria dove i ricordi andranno a risploverare l’amata Adriana. Il film ha pretese intellettuali, ma è decisamente troppo lento e noioso. La narrazione stenta e la trama neanche troppo originale si perde in questi tempi. Potevano esserci trovare di regia interessanti, ma il tentativo non è riuscito e il pubblico si è annoiato.
Voto 5
