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Problematiche della zona industriale di Ponte San Giovanni, Ponte Felcino e Ponte Valleceppi: le aziende incontrano l'Amministrazione Comunale.

Mercoledì 22 giugno a Palazzo dei Priori si è svolto l'atteso incontro fra una rappresentanza degli imprenditori delle zone industriali di Ponte San Giovanni, Ponte Felcino e Ponte Valleceppi e l'Amministrazione Comunale di Perugia per un confronto sulle problematiche avvertite dalle aziende operanti in questi territori.

 All'incontro, convocato dal Comune su richiesta della CNA di Perugia, hanno partecipato l'assessore alle Infrastruttore Ilio Liberati e l'Assessore all'Urbanistica Valeria Cardinali, il Direttore provinciale della CNA di Perugia Roberto Giannangeli, il Vice Presidente Fabrizio Salvanti ed una delegazione di imprenditori delle tre zone industriali.

Al centro del dibattito c'è stata la necessità di porre in essere una complessiva riqualificazione di queste aree, pur nella consapevolezza delle difficoltà di bilancio dell'amministrazione.

Il Vice Presidente della CNA Fabrizio Salvanti ha evidenziato come questo territorio, caratterizzato dalla presenza di circa 700 imprese, necessiti di provvedimenti urgenti e sostaniali proprio perchè rappresenta un nodo nevralgico della nostra città, dove sono occupati centinaia di lavoratori e dove viene generata una parte significativa dell'economia perugina. Risulta quindi particolarmente importante trovare il modo di avviare un processo condiviso di riqualificazione, nel quale la progettualità e le azioni delle istituzioni non trascurino le proposte e i suggerimenti di chi concretamente vive e opera in quel territorio.

Pur comprendendo le difficoltà di bilancio dell'amministrazione, rese ancora più critiche dai vincoli posti dal patto di stabilità, Salvanti sottolinea che gli imprenditori soffrono tutte le conseguenze di una inadeguata presenza e attenzione del Comune nei confronti di queste aree: il risultato, sotto gli occhi di tutti, sono delle zone industriali che versano da anni in una situazione di generale degrado e abbandono, anche a discapito dell'immagine dell'intera città.

Le esigenze specifiche segnalate dagli imprenditori come assolutamente prioritarie riguardano innanzitutto i problemi legati alla viabilità - nell'ambito della quale si richiedono interventi pianificati con maggiore coerenza e incisività - alla sicurezza, al servizio e ai costi della nettezza urbana all'interno della zona industriale. Merita attenzione anche la necessità di una pianificazione più coerente, la mancanza di una chiara segnaletica stradale ed aziendale e di una adeguata manutenzione del verde pubblico, nonché l'urgenza di agevolare il riuso di edifici e di strutture abbandonate.

E' chiaro, afferma l'Assessore Liberati, che le zone industriali di Perugia hanno risentito pesantemente del fatto che fino al 2007 la nostra città è stata esclusa dall'accesso ai fondi comunitari perchè ritenuta “troppo ricca” secondo i parametri comunitari e che l'attuale situazione deriva dall'impossibilità di gestire con i soli fondi comunali un processo organico e strutturato di supporto alla crescita delle due aree produttive.

Quello attuale, continua l'assessore Cardinali, è il risultato di una sovrapposizione di interventi di urbanizzazione industriale realizzati in periodi diversi, che adesso necessiterebbero di essere messi efficacemente a sistema. In aggiunta alle difficoltà legate a questo aspetto, ci sono quelle derivanti dalla complessità del processo di conciliazione degli interessi economici dei privati e quelli della collettività, per cui spesso anche gli interventi che sarebbero possibili trovano difficoltà di realizzazione. In ogni modo il Comune di Perugia, prosegue la Cardinali, si sta impegnando in maniera determinata per favorire le aziende attraverso la semplificazione della burocrazia e la revisione dei regolamenti urbanistici, anche al fine di garantire che lo sviluppo industriale sia funzionale allo sviluppo complessivo del territorio.

Gli Assessori del Comune di Perugia, apprezzando l'attività della CNA volta a monitorare le necessità delle zone industriali e ribadendo la necessità di far confluire in queste zone, anche tramite la Regione Umbria, fondi ministeriali e comunitari (come per altro è già avvenuto per la zona industriale di Sant'Andrea delle Fratte), hanno preso atto delle opinioni degli imprenditori, dando la disponibilità ad approfondire i vari aspetti e mettendo a questo scopo a disposizione le varie risorse competenti dell'amministrazione.

In merito a questo, l'Assessore Liberati si è fatto promotore dell'idea di costituire dei tavoli di lavoro e confronto, specifici per le varie zone industriali, costituiti da delegazioni di imprenditori che possano favorire in maniera costruttiva e continua il confronto con l'amministrazione comunale.

Il Direttore provinciale della CNA Roberto Giannangeli ha espresso parere ampiamente positivo rispetto a questo tipo di azioni di concertazione, impegnandosi a promuovere ed attivare, con il coinvolgimento di tutte le Associazioni di Categoria, un processo che agevoli in questo modo il confronto tra le parti.

Sulla base di questo, è stato concluso che verranno a breve organizzati incontri tematici specifici dove saranno affrontate le diverse problematiche in maniera puntuale e con un approccio più prettamente tecnico.

L'obiettivo è quello di pianificare insieme gli interventi che, nel lungo periodo, potranno consentire di riqualificare l'intera area, dando avvio anche alla progettualità necessaria per poter accedere agli indispensabili canali di finanziamento regionali, ministeriali e, soprattutto, comunitari.

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