(ASI) Il Comune di Perugia ha emanato, entro i termini previsti dalla Giunta regionale, il bando pubblico per il contributo affitti e ha stabilito la scadenza per la presentazione delle domande al prossimo 30 Novembre. Dal bilancio di previsione 2013 del Comune di Perugia sono previsti 100.000 euro, cui si aggiunge una somma analoga della Regione Umbria.
L’ASSESSORE LIBERATI: “Cresce il fabbisogno dei cittadini di contributi per l’affitto, ma contemporaneamente si azzera, per l’anno in corso, il finanziamento statale destinato al Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione, che prevede contributi a favore di famiglie che abitano in affitto e hanno un canone di locazione eccessivamente oneroso rispetto al reddito. In un momento di forte contrazione delle risorse pubbliche e di grandi difficoltà per i Comuni, l’Amministrazione di Perugia prevede, e propone per l'approvazione in sede di bilancio, 100.000 euro per garantire una misura sociale, importante e imprescindibile. Altri 100.000 euro saranno a carico della Regione Umbria. Per molte famiglie il pagamento dell’affitto è divenuto insostenibile. Regione Umbria e Comune di Perugia, di fronte a un azzeramento, per l’anno in corso, del finanziamento statale rispondono con risorse proprie, come, tra l'altro, già avvenuto in passato. La Regione Umbria complessivamente ha stanziato 1.000.000 di euro, una somma considerevole, ma ancora insufficiente a coprire tutto il fabbisogno regionale. Va anche sottolineato che la Regione Umbria ha sempre integrato il Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione e che i finanziamenti statali per il Fondo, dall’anno della sua istituzione (1998) a oggi, hanno subito progressive diminuzioni, fino all’attuale annullamento”.
I CONTROLLI: L’impegno del Comune è anche sul fronte dei controlli, tanto che, “a garanzia della correttezza della procedura di erogazione - spiega Liberati - le domande, inizialmente in autocertificazione, verranno verificate e controllate anche attraverso il ricorso al Protocollo firmato con la Guardia di Finanza”.