Ci auguriamo che il nuovo CdA, che sarà espresso dagli Enti pubblici azionisti, possa essere espressione di valide competenze e non di logiche di spartizione partitocratica: un parametro, questo, che sarebbe un ulteriore schiaffo alle esigenze degli utenti, sottoposti a tariffe sempre più salate in ambio di servizi sempre meno efficienti, e a quelle degli stessi lavoratori, cui sono stati sottratte certezze e tranquillità.
Andrea Lignani Marchesani Massimo Monni
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