(ASI) Roma, 30 luglio 2012 - "Sul caso Lattarulo la sinistra ha voluto alzare un polverone inutile a fini propagandistici pensando di far breccia sui romani per un episodio chiuso nel 2010, ignorando l'appello del sindaco Alemanno che invocava un confronto fatto di contenuti, senza fango né rigurgiti ideologici”.
Lo dichiara il delegato del sindaco di Roma Alemanno, on. Domenico Naccari. “Purtroppo – sottolinea - si tratta della stessa sinistra che non batté ciglio quando il sindaco Veltroni nel 2003 prestò il "soccorso rosso" con una consulenza alle politiche del lavoro in Campidoglio, alla ex terrorista Silvia Baraldini, condannata a 46 anni di carcere negli Stati Uniti ed estradata in Italia a furor di popolo. Non è passato un secolo, ma solo qualche anno. E allora esultarono pure. Evidentemente Miccoli e i suoi – prosegue Naccari - quest'episodio l'hanno rimosso, ma i romani e gli italiani lo ricordano benissimo. Ergersi a moralizzatori senza guardarsi prima allo specchio è un esercizio fin troppo facile per questa sinistra che, ha ragione Alemanno, sembra davvero il Pci degli anni '70. Nel tempo si è evoluto nell'aspetto esteriore ma ha conservato intatto il suo Dna originario. Pur di attaccare il sindaco agita gli spettri ideologici del passato; grida oggi allo scandalo per la riabilitazione di un ex detenuto che il sindaco nemmeno conosce, come ha ben ricordato Sveva Belviso, salvo perdere la memoria quando gli conviene. Si vede – conclude l’on Naccari - che a sinistra hanno un concetto di riabilitazione più raffinato dai più, dal momento che ai "cattivi maestri", ai protagonisti rossi degli anni di piombo, diventati poi i “guru” della cultura italiana, hanno riservato in tutta Italia cattedre universitarie e prestigiosi incarichi nelle istituzioni. Quella sì che si chiama "riabilitazione"”.
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