
Sgombriamo innanzitutto il fatto che gli Ogm siano dannosi per la salute umana. Gli Ogm non sono altro che “incroci” che i nostri vecchi hanno sempre fatto, nella ricerca di piante più produttive o più resistenti. Ora questi incroci si fanno in laboratorio, scambiando geni anche di specie diverse. Fin qui nulla di male, i prodotti di derivazione Ogm sono poi digeriti dal nostro sistema gastrico come tutti gli altri prodotti “naturali”. Quindi è inutile scatenare paure. D'altronde quasi tutti i mangimi ad uso zootecnico contengono già materie prime Ogm, come la soia di importazione, ma anche i prodotti dolciari con frumento Ogm o i pomodori….. il pomodoro San Marzano è stato salvato dal marciume con l’inserimento di un gene diverso. I nostri prodotti tipici, come il grana o il prosciutto, sono ottenuti con mangimi contenenti Ogm.
La Lega della Terra, emanazione di Forza Nuova, è contraria agli Ogm per ben altri motivi.
La globalizzazione, anche nel settore agricolo, impone una concorrenza così feroce e tecniche agronomiche e produttive che siano in grado di ridurre sempre più i costi di produzione. Anche in Italia quindi vi è la corsa ad una agricoltura intensiva e monocolturale, che ha impedito la tipica rotazione agraria ed ha favorito l’insorgenza di malerbe infestanti e parassiti resistenti. Da qui l’uso di veleni. La tecnica degli Ogm non farebbe altro che confermare e consolidare questo tipo di agricoltura intensiva monocolturale, che punta tutto alle rese ettaro, ma ci ha tolto i sapori e gli odori tipici dei nostri prodotti agricoli. Il latte non sa più di niente, sterile e genuino fin che si vuole, ma insapore e senza gusto. Così pure la frutta, la carne di pollo o di vitello a carne bianca, così pure i formaggi a pasta molle. Purtroppo la tecnica degli Ogm non serve solo per ottenere maggior resistenza, ma anche per ottenere patate con più amido, frutta di maggiore dimensione, carne e pesce con più carne magra, ecc.
Noi chiediamo una politica che sostenga il mondo agricolo e lo metta in condizione di sopravvivere dignitosamente alle sfide della grande distribuzione e della globalizzazione, permettendogli di dare il meglio di sé con pratiche agronomiche tradizionali. Per questo motivo va salvaguardato il prezzo dei prodotti agricoli italiani e va emessa una legge che dia trasparenza al mercato, mettendo in condizione il consumatore di riconoscere il prodotto italiano, la filiera di produzione e le qualità organolettiche.
È urgente tornare alle sane pratiche agricole della rotazione agraria, dove il contenimento delle malerbe e dei parassiti veniva fatto ruotando sullo stesso terreno varie colture, e nel contempo si salvaguardava la struttura e la sostanza organica del terreno, immettendo letame naturale e favorendo le migliaia di esseri viventi che popolano il sottosuolo e trasformano la sostanza organica in humus.
L’uso massiccio di concimi chimici, di veleni, ed ora di Ogm, ci ha portato in queste condizioni, verso una precoce desertificazione dei nostri terreni e la scomparsa dei sapori. Ora è la politica che deve fare la sua parte, noi abbiamo indicato la strada.