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(ASI)Campania - Lettere in Redazione. Sale di tono la protesta degli operatori balneari e anche la tensione nella cittadina costiera che da il nome all'omonimo Golfo. La fumata nera dell'incontro pomeridiano in Prefettura a Salerno si è rivelata come l'ennessima goccia di benzina sul fuoco tanto che gli operatori balneari, che da stamattina si erano incatenati presso la Villa Comunale iniziando lo sciopero della fame, hanno deciso di spostare il presidio al centro della strada.
Pochi minuti e sull'arteria che attraversa la cittadina collegando il Golfo di Policastro da un capo all'altro si sono immediatamente avvertite le conseguenze con il traffico in tilt e automobilisti alla ricerca di una via di fuga dall'imbottigliamento.
Anche i responsabili dei Movimento Patria Nostra erano presenti al presidio, Pietro Arenare, referente per la Provincia di Salerno, insieme agli abitanti di Policastro Bussentino, ha distribuito volanti di solidarietà ai porpietari dei lidi e ai lavoratori impiegati nelle strutture balneari. Positiva la reazione degli abitanti del posto che hanno accolto e sostenuto l'iniziativa.
"non possiamo lasciare che l'economia del paese venga distrutta - Dichiara Pietro Arenare - L'economia di Policastro Bussentino durante il periodo estivo, si basa sopratutto sul turismo. La mancata apertura dei lidi segna il crollo economico del paese, non solo per i proprietari e per i lavoratori dei lidi, ma per tutto l'endotto economico che ne deriva. Si tratta di un problema burocratico che poteva essere superato con un impegno concreto di chi di dovere, impegno che è venuto completamente a mancare. Continueremo a presiediare la strada in maniera pacifica finchè il problema non verrà risolto. Sabato effettueremo come MPN un altro volantinaggio. Non andremo via, non lasceremo che tutto Policastro Bussentino subisca questo duro colpo".
Movimento Patria Nostra Salerno
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