(ASI) "Il ministro Cancellieri venga in Parlamento a riferire degli accordi con la Libia sui respingimenti: i diritti umani devono essere la base per una democrazia, non una clausola accessoria di un accordicchio segreto siglato fra tecnici".
Così in una nota l’on. Jean-Leonard Touadi, deputato del Pd, commenta le indiscrezioni di stampa circa i contenuti dell’accordo siglato dai ministri dell’Interno italiano, Annamaria Cancellieri, e libico, Fawzi Altaher Abdulati il 3 aprile, a Tripoli.
"Sono mesi che chiediamo al governo una posizione chiara su questo tema. In una recente interrogazione urgente in Commissione Affari Costituzionali, il ministero dell’interno ci rispose che ogni azione comune con la Libia sarebbe stata improntata all'assoluto rispetto dei diritti umani, alla salvaguardia della vita degli uomini in mare, oltre che al rispetto della sentenza sui respingimenti italiani in mare della Corte di Strasburgo per i diritti dell’uomo, in quanto alto organo giurisdizionale europeo. Anche il giorno stesso della condanna italiana la posizione del governo ci sembro' netta: il ministro Riccardi rilevò che la sentenza avrebbe fatto ripensare le nostre politiche sulle migrazioni, mentre lo stesso premier Monti ebbe a dire che quanto deciso dalla Corte sarebbe stato il faro delle azioni future dell’Italia. Evidentemente, però, quel faro si è spento. L’amicizia fra l’Italia e la nuova Libia sembra essere ispirata a quegli stessi sentimenti che animavano il rapporto fra Gheddafi e Berlusconi, ovvero il sacrificio dei diritti umani in nome di una zoppicante ragion di Stato.
Il nostro Paese cosi' facendo non solo smentisce se stesso ma ignora la sentenza della Corte di Strasburgo e, quindi, l’orientamento giuridico dell’Unione Europea. Chiediamo che il ministro Cancellieri informi immediatamente il Parlamento sui contenuti di quest’accordo: invece di affannarsi in accordi tecnici di basso cabotaggio, il governo dovrebbe impegnarsi esplicitamente perchè la nuova Libia sottoscriva immediatamente le convenzioni internazionali sui diritti umani".