(ASI) Lettere in Redazione. Roma - Ci si chiede il perchè alla Germania è permesso collocare i titoli biennali allo 0,07% e quelli decennali all'1,3%, mentre l’Italia deve pagare, per gli stessi titoli, il 3,7 e il 5,8%, eppure anche il debito pubblico tedesco è cresciuto notevolmente. Questa enorme disparità tra tassi di interesse è uno dei motivi che stanno avvelenando la piccola imprenditoria italiana.
Le banche italiane, è noto, hanno acquistato parte del debito pubblico italiano, ora il nostro Stato, si appresta a ricomprarlo maggiorato degli interessi: la BCE ha dato denaro all'1% che è stato utilizzato per acquistare il debito e che ora ricompreremo a peso d'oro. Questa spirale infernale obbliga le imprese italiane a pagare al sistema bancario italiano interessi più alti delle imprese tedesche da un lato e a sobbarcarsi un carico fiscale non più sopportabile. In Germania una piccola impresa paga il denaro prestato all‘1,5%, in Italia una piccola impresa lo paga al 10% più le scadenze fiscali maggiorate.
Ecco che emerge chiaro che l'Eurozona non esiste che la moneta unica non ha lo stesso valore tra i diversi Paesi membri. Se l'Euro non ha lo stesso valore se non esiste un pari trattamento se il sistema fiscale ha differenze così nette, perchè agli italiani viene imposto di subire una così drastica repressione? Questa inutile fuga in avanti, l'Eurosistema, sta distruggendo intere nazioni tra cui l'Italia che sta toccando record da brividi. Una famiglia su tre è in affanno, una su quattro ha problemi economici, una su cinque ha in casa Equitalia o qualche banca che batte cassa. Un quarto dell'intera popolazione italiana si priva della sanità pubblica e quindi si è tornati al tempo in cui andare dal dentista era un lusso, una cosa da borghesi. Sono circa 3 milioni gli anziani che vivono di stenti, che a mala pena riescono a nutrirsi. « L'Unione Europea è stata capace di congelare tutti quei diritti conquistati con guerre e barricate, diritti costituzionali come lo è il diritto alla salute, al lavoro, alla dignità. L'Euro ha perso la sua battaglia, può dirsi più forte del dollaro, per noi, ha perso. Una moneta unica poteva farcela se in vigore tra Stati con egual costo ed egual carico fiscale. La domanda è, a chi abbiamo fatto il favore?». Il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro.