(ASI) Se quella di Marine Le Pen può essere definita “destra” (in realtà a me sembra più una Sinistra Nazionale) è qualcosa di radicalmente differente da quella italiana, con la quale ha in comune solo il simbolo della fiamma tricolore. Marine nella sua campagna elettorale, coronata da un grande risultato, ha usato nei confronti di Israele un linguaggio sicuramente più morbido rispetto al passato, Ma non ha sminuito l’importanza dei contenuti sociali della sua politica e non ha cessato gli attacchi ai poteri della finanza internazionale ed alle banche centrali.
Marine ha usato la stessa strategia di Fini, per arrivare però allo scopo opposto. Fini dopo essersi sdoganato, MAI ha attaccato i poteri della finanza internazionale! Il Front National ha superato il vecchio conservatorismo per potersi slegare le mani e diventare un radicale e duro movimento anti-global. Lo provano i decisi NO di Marine alle monete stampate a debito ( tra cui l’euro) e al mantenimento del costosissimo baraccone di Bruxelles, privo di ogni potere, visto che a dettare legge in Europa è sempre stata la B.C.E.! Lo provano i suoi NO alla Nato, all’immigrazione clandestina ed anche lo provano le posizioni assunte nel più recente passato dal padre durante l’invasione anglo-americana dell’Iraq. Invece in Italia il superamento del neo-fascismo da parte di Fini ha portato la politica di destra unicamente ad un appiattimento di AN su posizioni di matrice liberal, global, filo-atlantiche e pesantemente condizionate dai diktat berlusconiani.
A ciò si aggiunga che i colonnelli aennini hanno supinamente seguito le politiche liberal, accecati dall’idea di accedere a tutti i costi alla stanza dei bottoni con le conseguenze che oggi sono davanti agli occhi di tutti: approssimazione e superficialità sulla questione dell’immigrazione clandestina e su quella del debito pubblico, nonché una totale subordinazione ai poteri delle banche centrali, hanno caratterizzato gli anni della destra italiota al governo, differenziandosi così di non molto dalle politiche prodiane di centro-“sinistra”. PdL e PD, dunque, sono le due facce della stessa medaglia ed entrambi ci hanno portato dritti-dritti al governo dei banchieri Monti - Goldmann! Nelle nostre destre italiote c’è solo uno spudorato filo-atlantismo, accompagnato da un atteggiamento di totale sottomissione alla B.C.E., condito con qualche nostalgismo utile solo a fare stramazzare allo scandalo le solite vecchie oche dell’antifascismo, che tanto bene assolvono allo scopo di far dimenticare i reali problemi di un Paese, ormai schiavo della finanza internazionale, pronta a comperare i nostri gioelli di famiglia (Enel,Eni,Snam,ecc…) per 2 soldi. La Destra che vorrei in Italia è quella del Front National, che forse sarebbe più corretto chiamare Sinistra Nazionale, visto che è l’unica forza politica ad avere il coraggio di contrastare lo strapotere delle banche centrali! In Italia tutto questo non lo fa né Berlusconi, né il P.D.,ma è appena accennato da un personaggio, che lui stesso si definisce “un comico pazzo”.
Andrea Mantellini
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