(ASI) Il 2012 vedrà i cittadini di alcuni comuni italiani chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni. Pistoia andrà al voto a maggio. Dopo cinque anni di governo di centro sinistra, l’opposizione punta su Annamaria Celesti, medico pistoiese che, nella sua avventura, porta con sé trentadue candidati, dei quali dieci donne di età ed esperienze diverse. Abbiamo contattato una delle candidate Margherita Semplici, che cortesemente ha risposto.
Margherita ci parli un po’ di lei…
Ventotto anni, laureanda in legge, Margherita vanta già un curriculum politico di tutto rispetto: un mandato da consigliere di circoscrizione dal 2002 e uno da consigliere comunale dal 2007.
Sono nata a Pistoia, ho ventotto anni e sto per laurearmi in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Amministrativo, con l’intenzione di intraprendere la professione forense in quel settore.
La passione per questa materia è nata proprio grazie all’esperienza amministrativa, che ho intrapreso, fin da giovanissima, prima nel Consiglio della Circoscrizione n.1 e, successivamente, in Consiglio Comunale.
Avvicinarmi alla Politica è stato un passaggio naturale, essendo cresciuta in un ambiente familiare in cui erano all’ordine del giorno l’attenzione per la Comunità e l’impegno attivo al servizio di essa.
Dove inizia la sua militanza?
La mia attività politica è iniziata in Alleanza Nazionale e, parallelamente, ho fatto parte del movimento giovanile del Partito.
Nel 2008 ho deciso di aderire al Popolo della Libertà, intenzionata a lavorare per la costruzione di un grande soggetto politico di centro-destra.
Attualmente sono membro del Coordinamento comunale del PdL a Pistoia.
Quando i primi incarichi?
Nel 2002 è iniziata la mia attività istituzionale, essendo stata eletta come Consigliere nella Circoscrizione n.1 del Comune di Pistoia.
Questa prima esperienza è stata estremamente importante per me sul piano politico e personale: oltre al contatto diretto con i problemi della città, ho imparato a confrontarmi con le idee altrui e ad argomentare le mie posizioni.
Poi il Comune…
Nel 2007 ho deciso di candidarmi in Consiglio comunale; una volta eletta, ho cercato di impegnarmi al servizio della mia città, sfruttando questa ulteriore opportunità di formazione e di conoscenza dei problemi dell’Amministrazione comunale.
Pistoia, da sempre amministrata dalla sinistra, è una “palestra” formidabile per chi, come me, svolge la propria attività politica nel centro-destra: la carenza di momenti di alternanza politica ha realizzato, infatti, una rete di “potere” che penetra tutti i gangli vitali della città e, quindi, sono innumerevoli le occasioni di confronto con i problemi che derivano dalla gestione monocolore del Comune (un esempio è quello delle società partecipate, che ospitano nei propri organi amministrativi, i soliti noti di questo o quel partito di maggioranza, spesso a prescindere dalla loro competenza professionale).
Quali sono state le principali tematiche da lei affrontate nel corso del mandato?
Partecipando attivamente alle Commissioni consiliari, ho avuto modo di approfondire il quadro della situazione economico-finanziaria del Comune di Pistoia, delle criticità del commercio e delle attività produttive, pesantemente colpite dalla crisi di questi anni; inoltre, svolgendo compiti di vicepresidenza nella Commissione speciale sugli impianti sportivi, ho conosciuto direttamente i problemi legati allo sport ed alle sue infrastrutture.
Mi sono interessata ai problemi legati all’assetto urbanistico e ambientale, alla viabilità, al decoro urbano.
Ho verificato la difficoltà di fornire adeguate risposte al bisogno delle fasce più deboli della nostra comunità, risposte che non possono essere soltanto economiche, data anche la limitatezza delle risorse, ma che devono muovere da concreti progetti di integrazione sociale, da realizzare con il prezioso e irrinunciabile contributo delle Associazioni di volontariato.
Ha deciso di ricandidarsi, perché?
Credo di essermi impegnata con molta serietà nel mandato che volge alla conclusione.
Di conseguenza, poiché ritengo di aver rispettato il patto d’onore che ogni candidato sottoscrive con i cittadini quando chiede loro il voto, ho deciso di presentarmi di nuovo agli elettori, chiedendo di rinnovarmi la loro fiducia per continuare a mettere il mio impegno al servizio della Comunità.
A Pistoia il PdL punta su Annamaria Celesti. Cosa ne pensa del binomio donne e politica?
Premetto che non sono femminista: piuttosto che al sesso, in un politico si deve guardare alla capacità, alla competenza e alla preparazione. Il fatto di essere donna non è, né deve essere, un valore in sé o un criterio di scelta dei candidati.
Ritengo che le donne non debbano essere avvantaggiate in Politica, ma semplicemente poste nella condizione di mostrare il proprio valore; questo non solo in Politica, ma in ogni altro settore.
Le elezioni comunali sono emblematiche in quest’ottica: infatti, grazie al meccanismo delle preferenze, non ci sono né possono esserci quote riservate e ogni candidato può essere valutato dagli elettori per il proprio valore personale.
Mi permetto, tuttavia, di compiacermi della scelta di Annamaria Celesti come candidato sindaco, non tanto perché sia una donna, quanto per la sua esperienza politica e per la sua preparazione sul piano professionale. E, aggiungo, per la sua grinta.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione