(ASI)
Lettere in Redazione. Terni - La mattina dell'8 Marzo, giornata internazionale della donna, l'assemblea autorganizzata Le De' Genere, ha convocato un presidio presso l'ospedale di Terni per denunciare l'inadempienza della Regione Umbria in merito alla pillola abortiva RU486.
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Dopo due anni di lotte e un anno dall'incontro in Regione con la Presidente Catiuscia Marini, la quale si impegnava pubblicamente a far approvare in tempi brevi la delibera per la somministrazione in regime di day hospital del farmaco, ad oggi la somministrazione avviene ancora con tre giorni di ricovero ordinario, e solo nella ASL4” denunciano le De'Genere.
La delibera è stata approvata nel Luglio 2011 ma le Asl lamentano che ne manca la parte attuativa, da cui l'impossibilità ad applicare tale protocollo.
In occasione di un convegno pubblico presso l'ospedale, le De'Genere hanno intercettato la presidente della Regione per avere chiarimenti in merito.
“Abbiamo predisposto un documento per l'acquisto del farmaco che a breve sarà disponibile presso tutte le aziende ospedaliere” queste le parole pronunciate dalla Marini.
“Chiaramente queste risposte risultano nuovamente non solo vaghe, perché il farmaco è già reperibile ed utilizzato nei soli due ospedali di Orvieto e Narni, dove si praticano i tre giorni di ricovero ospedaliero, ma anche insoddisfacenti, perché si continua il rimpallo di responsabilità tra le Asl e la Regione” sottolineano le De'Genere.
Quanto tempo ancora le donne dovranno aspettare per vedere finalmente riconosciuto il diritto e la libera scelta tra l'aborto farmacologico e quello chirurgico?
La lotta delle donne non si arresterà finché questo diritto non verrà pienamente assicurato.
Le De'Genere di Terni
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