(ASI) Roma – La recente riforma dell’accesso a Medicina apre le porte a migliaia di nuovi studenti. A prima vista potrebbe sembrare una svolta, ma la realtà è ben diversa: il Paese rischia presto di trovarsi con un surplus di medici senza sbocchi professionali. Secondo Nursing Up, oltre 10mila giovani rischiano di restare senza futuro. Una scelta, quella del Governo e delle Regioni, definita dai sindacati come “devastante”.
Mentre il Servizio Sanitario Nazionale sopravvive grazie ai sacrifici di infermieri e professioni sanitarie assistenziali, proprio loro stanno vivendo il momento più critico degli ultimi vent’anni. Eppure, le politiche sanitarie sembrano ignorare questa priorità evidente, preferendo riforme che poco servono all’emergenza reale.
175mila infermieri mancano all’appello rispetto agli standard europei, e non è possibile continuare a ignorare il problema. Dal 2010 le iscrizioni a Infermieristica sono crollate del 50%, complice il peggioramento delle condizioni lavorative e retributive. Nel 2024, oltre 20mila professionisti dell’area non medica hanno lasciato volontariamente il sistema. E cosa ci dice questo? Che più del 70% degli infermieri non rifarebbe la stessa scelta professionale.
Turni estenuanti, mancanza di ricambio, stipendi tra i più bassi d’Europa e nessuna prospettiva concreta. Ogni anno perdiamo il 30% degli infermieri tra pensionamenti, dimissioni e fughe all’estero. Il risultato? Una voragine incolmabile nella rete dell’assistenza. E mentre questo scenario si fa sempre più allarmante, Governo e Regioni propongono soluzioni che non reggono: la figura dell’assistente infermiere, non sufficientemente formata, o l’inserimento di personale straniero spesso privo di competenza linguistica.
Quindi la domanda è: era davvero questa la riforma che serviva? Avevamo davvero bisogno di più medici in un sistema dove manca chi porta avanti quotidianamente l’assistenza?
Nursing Up lancia un appello: la valorizzazione degli infermieri non è più rimandabile. Prima di intraprendere nuove strade formative, la politica ha il dovere di rispondere con decisione alla crisi infermieristica, che ogni giorno minaccia la tenuta del nostro Servizio Sanitario Nazionale. È in gioco la salute collettiva, il presente e il futuro di tutti. Ma chi governa, sembra non averlo compreso fino in fondo. Così in una nota il sindacato Nursing Up.



