(ASI) "La storia di Giovanni Falcone non è importante - forse la più importante - solo perché fu ammazzato dai sistemi criminali di questo paese con un attentato, quel sabato pomeriggio, che nessuno può dimenticare.
Ma è importante perché rappresenta tutto ciò che l'Italia avrebbe potuto essere (o potrebbe essere), e invece non è stata per un solo motivo: la tendenza a "non disturbare troppo", perché - si sa - "così vanno le cose". Giovanni Falcone non ha mai accettato questo principio, che invece ancora oggi fior di genitori insegnano ai figli e fior di "saggi" ti consigliano mettendoti una mano sulla spalla con fare paternalistico": Così in una nota Luigi Marattin, deputato del Partito Liberaldemocratico, in un post sui social, nel commemorare il 33esimo anniversario della Strage di Capaci.
"Non lo accettava - ricorda Marattin - quando si metteva contro i suoi stessi colleghi chiedendo la separazione delle carriere; quando propose di unificare in un solo procedimento ("il maxi-processo") le azioni giudiziarie contro Cosa Nostra; quando capì che doveva seguire i soldi per capire il vero potere della mafia; quando entrò in conflitto con la Procura di Palermo che voleva far abbassare la cresta a quest'uomo così poco rispettoso del "come vanno le cose"; quando ebbe l'intuizione della super-procura anti mafia nazionale. E in molti altri casi ancora. Compreso quando capì - forse per primo - che gli eventi tragici e misteriosi di questo paese sono probabilmente TUTTI collegati, da quello che definiva 'il gioco grande'"
"Oggi sono 33 anni che lo fecero saltare in aria in un'autostrada, assieme alla moglie e a tre ragazzi della scorta. Perché sapevano benissimo che l'Italia, con lui vivo, non sarebbe mai più stata quel posto dove la cosa ottimale era starsi zitto e farsi "i cazzi tua". Del fare il professore mi mancano tante cose, ma una più di tutte. Quando, goffamente, mi inventavo ogni scusa possibile (in un corso di macroeconomia, microeconomia o economia internazionale) per raccontare agli studenti la sua storia. La storia di Giovanni Falcone, uomo coraggioso", conclude Marattin.